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Quale futuro per il Mochi? Sindaco, istituzioni scolastiche e provveditore a confronto

Martedì 29 ottobre si svolgerà un incontro con il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale

"I cittadini del nostro comune siano stati utilizzati per scopi forse ben più grandi e che non riguardano le reali esigenze della comunità scolastica".
A prendere la parola, all'indomani delle ultime e feroci polemiche sul tema del dimensionamento dell'istituto comprensivo Mochi è il sindaco del comune unico di Laterina Pergine Valdarno, Simona Neri che si fa portavoce dell'intera amministrazione locale.

"Fermo restando che la proposta dell’amministrazione comunale non cambia, considerato quanto avvenuto ed emerso nei molteplici incontri e colloqui con i cittadini, nelle assemblee pubbliche ed in ultimo veicolato dai media, e tenuto altresì conto dell’esigenza della popolazione di recepire il percorso di cambiamento proposto, e sottolineando che obiettivo prioritario dell’amministrazione è la salvaguardia dell’interesse pubblico ed il bene della comunità scolastica del comune di Laterina Pergine, abbiamo chiesto di proseguire la fase concertativa in modo legittimo e, a tal proposito, abbiamo ritenuto necessario chiedere alla conferenza zonale dell’istruzione di individuare un percorso concertativo con le istituzioni scolastiche che sia definito nel rispetto delle regole e che dovrà necessariamente essere intrapreso immediatamente dopo la riunione dal dirigente scolastico provinciale in programma per martedì 29 ottobre prossimo".

Dunque a fine mese verrà scritto un nuovo capitolo riguardante la vicenda che sta tenendo con il fiato sospeso parte del Valdarno. Di fatto il Mochi di Levane rischia di perdere l'autonomia scolastica e non essere più istituto comprensivo a causa della riduzione di studenti iscritti visto che, circa 300 di essi, potrebbero passare alla scuola di Bucine. Questo, in estrema e semplicifata sintesi, quanto disposto dall'amministrazione comunale di Laterina Pergine che amministra, in parte, il territorio levanese.

"Questo non è un passo imposto dalle circostanze anzi, in questo senso, l’amministrazione comunale di Laterina Pergine Valdarno ha già dato dimostrazione di non essere interessata ad un’accelerazione dei tempi legata all’approvazione da parte della conferenza zonale dell’istruzione, se non nella misura strettamente necessaria ad evitare la mancata formazione delle classi negli anni scolastici venturi, nel momento in cui, il giorno successivo all’assemblea pubblica tenutasi presso l’oratorio di Levane lo scorso 17 ottobre l’assessore Elisabetta Chiera e l’assessore Alberto Benini si sono recati presso il comune di Montevarchi ed hanno offerto al sindaco di Montevarchi, nonché presidente della Provincia, Silvia Chiassai Martini, la disponibilità a procrastinare di un anno il passaggio dei plessi scolastici comunali sotto l'stituto comprensivo di Bucine.

Quella che è stata presa come accelerazione è stata solo la consapevolezza che, in considerazione del calo degli iscritti alla primaria (meno 4000 iscritti in Toscana nel presente anno scolastico), dell’andamento demografico negativo, e del fatto che il prossimo anno scolastico, come ribadito in più occasioni dai competenti uffici, non saranno autorizzate classi in deroga, con un’attribuzione del personale sempre più faticosa ed una difficoltà crescente nella formazione delle classi, sia prioritario garantire tempi certi al percorso di concertazione al fine di limitare al massimo il periodo di tempo in cui i bambini del comune rischiano di trovarsi, in parole povere, senza classe, esigenza peraltro condivisa dai due dirigenti scolastici; la posizione espressa sui mass media dal comune di Montevarchi tendente a prolungare la concertazione per tre anni è in totale contrapposizione con l’interesse sopra rappresentato.

E concludiamo dicendo che in questo mare di scorrettezze giuridiche e non solo abbiamo l’unico dispiacere che i cittadini del nostro comune di Laterina Pergine siano stati utilizzati per scopi forse ben più grandi e che non riguardano le reali esigenze della comunità scolastica di Laterina Pergine Valdarno, esigenze incontestate e incontestabili e che noi abbiamo il dovere di tutelare in ogni sede istituzionale, in base all’art. 3 c. 2 del d.lgs. 267/2000 (che stabilisce che “il Comune è l’Ente locale che rappresenta la propria comunità tutta, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo”).

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