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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Pescaiola / Viale Don Minzoni

"Inciviltà e scritte neo naziste al sottopasso del Dante. Arezzo insorga"

Demos (Osservatorio cattolici democratici) e una zona della città colpita dal degrado: "L'amministrazione ripulisca e metta in sicurezza"

Riceviamo e pubblichiamo da Demos (Osservatorio cattolici democratici).

È uno dei luoghi dimenticati di Arezzo, il sottopasso a viale Don Minzoni, nei presi del popoloso e popolare villaggio Dante. Ora i “leoni neri “ dello spray vi hanno colpito ancora: scritte ingiuriose, farneticanti, in puro stile neo-nazista. I muri del sottopasso sono lordati dai simboli di un passato ributtante, si firmano con sigle che fanno riferimento a blocchi studenteschi. Quali blocchi? Quali studenti? Sono estremisti incivili dello spray, epigoni di Casa Pound, a cui rispondiamo con il ricordo di Santino Tani e della Rosa Bianca antinazista di Sophie e Hans Scholl, figure imperiture dell’antifascismo aretino e dell’antinazismo europeo.

Quei simboli tracciati sui muri del sottopasso sono un insulto ad Arezzo democratica, antifascista, civile. "Abbiamo cura di Arezzo", la campagna d’opinione che Demos ha lanciato per la manutenzione, la cura, il decoro della città di Giorgio Vasari, segnala i luoghi di Arezzo che meritano di essere restaurati, riportati a decoro cittadino.

Muri sporchi

Decoro cittadino una delle priorità amministrative da realizzare per una città che può candidarsi a Capitale Italiana della Cultura se saprà presentarsi curata e accurata nel suo centro storico e nei suoi quartieri sino alle periferie. Lo stesso sottopasso del villaggio Dante e zone limitrofe, come già segnalato da cittadini del quartiere ha bisogno di una sistemazione consona. Svincolo automobilistico importante con il suo senso unico (boatos amministrativi parlano di prossima chiusura a favore di qui inopportune piste ciclabili) che merita manutenzione e attenzione per la sicurezza stradale, il sottopasso del Dante è ora con i suoi muri sporcati un monumento all’inciviltà con le sue scritte violente e ingiuriose. Tutti i colori, neri, bianchi, rossi, che incitano alla violenza, non piacciono all’Osservatorio dei cattolici democratici, preferiamo i Writers dei centocolori e delle scritte come la mai restaurata “sei bella come la rovesciata di Menchino Neri” che abbelliva un altro sottopasso, quello di via Vittorio Veneto.

Le scritte neo-naziste e di qualsiasi ideologia dittatoriale no. Sono violente, stupide, sporche. L’amministrazione ripulisca il sottopasso del villaggio Dante, ne sistemi l’arredo, lo metta in sicurezza. Contro la violenza delle scritte neo-naziste Arezzo insorga!

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