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Sportello Unico chiuso il sabato: nuovo sciopero all'orizzonte. I dipendenti: "Non siamo fannulloni"

Questa mattina alle 8,30 i trenta dipendenti dello Sportello Unico si sono riuniti insieme ai loro rappresentanti sindacali per comprendere le azioni future da intraprendere

L'apertura di questa mattina è stata posticipata alle 10,30 in modo tale che i dipendenti, trenta in tutto, possano prendere parte all'assemblea sindacale. Sono i dipendenti dello Sportello Unico di piazza Fanfani ad essere chiamati ancora una volta a raccolta per decidere quali azioni future intraprendere riguardo alla vicenda che li vede protagonisti, ormai da qualche settimana, di un tira e molla con l'amministrazione comunale.

Due posizioni divergenti che, almeno fino ad oggi, non hanno trovato un punto di incontro tale da mettere un punto sulla vicenda.

Nel frattempo, già prima della riunione di questa mattina, i rappresentanti dei lavoratori hanno prontamente indicato sabato 12 gennaio come data del possibile secondo sciopero.

Lo scontro si è acceso sulla riorganizzazione della forza lavoro all'interno dello Sportello Unico.
Secondo i sindacati è necessario spostare forza lavoro verso i turni dei martedì e i giovedì pomeriggio, giorni in cui gli uffici di back-office, che stanno dietro agli addetti allo sportello, sono aperti e disponibili per dare una risposta risolutiva e completa ai cittadini, cosa che non può avvenire il sabato, quando al contrario invece non tutti gli impiegati sono al lavoro.
Altri punti cruciali sono l'istanza sulla presenza costante di servizi di sicurezza in locali dell'ex Cadorna, l'impegno a tenere conto anche per il 2019 del lavoro svolto allo Sportello Unico in sede di definizione del salario accessorio così come avvenuto nel 2018 per esclusivo merito della rsu e delle organizzazioni sindacali, l'assunzione del personale necessario nel corso del 2019 anche oltre quanto l'amministrazione si è già impegnata a fare (6 le carenze, 4 le assunzioni, il tutto senza conoscere gli effetti della riforma pensionistica in arrivo), e soprattutto impegno a formare i nuovi arrivati per non distogliere troppi lavoratori nel lavoro di inserimento che pur sarà necessario.

Una delle richieste più dibattute è stata quella riguardante la chiusura il sabato mattina dello Sportello Unico.

"E questo non perché siamo dei fannulloni - spiegano dalla rsu - ma perhcé 30 dipendenti organizzati su tre turni giornalieri con sei giorni lavorativi non riescono ad offrire un servizio valido".

Su questo punto, è stato lo stesso sindaco Alessandro Ghinelli a dichiararsi contrario sotenendo come "da parte dell'amministrazione non sono mancate le aperture nei confronti del personale".

Un esempio?
"La chiusura dalle ore 13.30 alle ore 15 nei giorni di martedì e giovedì e il riconoscimento di un progetto da loro presentato che, se andrà in porto, li vedrà premiati con 15mila euro per l'anno appena trascorso. L’amministrazione ha mantenuto pressoché costante il numero del personale, e ha previsto per il 2019 un incremento di quattro unità a fronte di nessuna domanda di pensionamento ad oggi presentata dai lavoratori di quell’ufficio, dato che si traduce in un aumento effettivo del personale. Tutto questo, finalizzato anche al mantenimento dell’apertura dello sportello il sabato mattina, al fine di garantire ai cittadini aretini l'accesso ai servizi in una gamma di orario più ampia possibile. Si aggiunge che il personale addetto allo Sportello Unico, all'atto della sua costituzione, fu reclutato su base volontaria e nel corso degli anni è stato oggetto, oltreché di avanzamenti di carriera, anche a vari benefici economici derivanti proprio dall'appartenenza a quell'ufficio".

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