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Scavi archeologici a Camucia: salvaguardia del patrimonio archeologico. L'intervento del sindaco

Di seguito riportiamo il comunicato stampa diffuso dal Comune di Cortona e riguardante la polemica sollevatasi circa gli scavi archeologici.   Ancora una volta ci troviamo a dover intervenire sulle dichiarazioni del Comitato Tutela Cortona...

Di seguito riportiamo il comunicato stampa diffuso dal Comune di Cortona e riguardante la polemica sollevatasi circa gli scavi archeologici.

Ancora una volta ci troviamo a dover intervenire sulle dichiarazioni del Comitato Tutela Cortona che comunica con grande confusione su argomenti diversi con imprecisioni e superficialità facendo affermazioni imbarazzanti.

In primo luogo è importante ribadire che l’area Ex Maialina e via Capitini sono due luoghi distinti che insistono un una stessa area ma non sono correlati tra di loro; essi, infatti, presentano situazioni completamente diverse sia dal punto di vista normativo, urbanistico e per l’iter amministrativo.

Tutto questo il Comitato lo sa bene e il fatto che si continui ad accostare queste due situazioni è un chiaro segnale di faziosità o scarsità di conoscenza.

La realtà dei fatti sono le seguenti: Via Capitini è un’area privata, dove tra l’altro insiste un’abitazione costruita negli anni sessanta.

Nel pieno rispetto della Legge e delle responsabilità, il proprietario ha richiesto, come indicato dal Regolamento Comunale ed in base ad un accordo risalente al 1992, un sopralluogo ed una indagine della Soprintendenza Archeologica della Toscana, che è competente in questo ambito, già in data 7 agosto 2015, per effettuare scavi propedeutici ad una riqualificazione dell’immobile.

Sulla base di questa richiesta è stata fatta una sessione di scavi alla presenza di archeologi della Soprintendenza il cui risultato, ad oggi, è il ritrovamento di tracce di muretti e laterizi, che attualmente sono allo studio degli esperti della Soprintendenza.

Siamo, dunque, in attesa di avere una risposta sull’importanza dei ritrovamenti da parte della Soprintendenza, ed è chiaro che se la stessa Soprintendenza, unico ente titolato a esprimere giudizi storici e archeologici, comunicasse che quell’area è di estremo interesse archeologico saremmo ben felici di inserire quest’area nel percorso più ampio del Parco Archeologico. Tutte le speculazioni, le dietrologie e le dichiarazioni di presunti e non titolati esperti di archeologia su questi fatti sono pura propaganda senza alcun fondamento.

Da anni il Comune di Cortona si è dimostrato attento ai temi della salvaguardia dei beni artistici ed archeologici, non a caso siamo i capofila dei progetti archeologici di tutta la Toscana e abbiamo investito cifre importanti sulla riqualificazione del Parco Archeologico e sulla valorizzazione del nostro museo.

Altra questione riguarda l’area della ex campo sportivo della Maialina anche in questo caso ripercorriamo la realtà dei fatti: un privato ha avanzato una proposta di variante in un terreno adiacente all’ex campo sportivo per realizzare una media struttura alimentare (come il nostro RU Regolamento Urbanistico già prevede) e come compensazione (iter previsto dalla Legge) sarebbe stata riqualificata l’area pubblica del campo sportivo, sulla base delle indicazioni dell’Amministrazione Comunale e dei cittadini (verde pubblico, area attrezzata, etc).

Questa idea è allo stato attuale solo una ipotesi e l’Amministrazione Comunale, nonostante non vi siano obblighi particolari, ha avviato un percorso rigoroso e serio in accordo con la Soprintendenza Archeologica per la tutela dell’area, per questo in data 28 ottobre la Giunta Comunale ha deliberato di rispondere alla proposta di variante con delle prescrizioni: se mai una richiesta di variante venisse presentata questa deve considerare che l’Amministrazione Comunale “non autorizza alcuna vendita della porzione di terreno di proprietà comunale e, pertanto nella proposta di variante, ancora da redarre, dovrà mantenere l’attuale destinazione urbanistica (zona F)” e che “subordina, l’eventuale presentazione della proposta di variante, alla realizzazione di un approfondito studio archeologico della zona interessata dalla variante da sottoporre all’attenzione e valutazione della competente Soprintendenza Archeologica per la Toscana, preliminarmente all’adozione della variante al Regolamento Urbanistico”.

Questo percorso è già stato avvviato con un intenso scambio di informazioni con la Soprintendenza che ha già dato la propria dispponibilità a collaborare.

Nei prossimi giorni una delegazione della Soprintendenza sarà a Cortona per incontri relativi ai lavori al Parco Archeologico del Sodo e in quella occasione avremo modo di approfondire anche le vicende di Camucia.

Anche in questo caso i fatti sono a dimostrare non solo la correttezza del lavoro dell’Amministrazione Comunale, ma anche l’attenzione che questo settore riceve da tempo a Cortona. Questi temi e questi argomenti vanno affrontati con serietà, costanza e rispetto della Legge, senza clamori e banalità coniugando rispetto e sviluppo.

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