SassoMatto e Podere Pomaio, quando il gusto brinda con vini bio

Si può cenare bene - molto bene - con pietanze e bevande autentiche, senza spendere una fortuna. Sapendo, oltre tutto, di investire in realtà del territorio che hanno estrema cura per l'ambiente. Sotto la stessa bandiera green, per una sera, ci sono infatti la cantina Podere di Pomaio di Arezzo e il ristorante Il SassoMatto di Campogialli (Terranuova Bracciolini). Sarà proprio la struttura valdarnese ad ospitare il settimo appuntamento del circuito promosso dalla Strada del Vino Terre di Arezzo “A cena con il produttore”. L'evento è in programma nella serata di giovedì 3 marzo al ristorante Il SassoMatto: le portate proposte saranno accompagnate da tre etichette della cantina Pomaio, sarà presente il produttore che racconterà i suoi vini. Quota di partecipazione: 30 euro.

Menù

Antipasti

Affettati toscani con coccoli
Bruschette miste
Ricottina al forno con ciliegini canditi
In abbinamento Rosantico

Primo

Risotto al Chianti
In abbinamento Chianti Pomaio

Secondo

Stufato alla Sangiovannese con contorno di stagione
In abbinamento Porsenna

Dessert

Panna Cotta con salsa agli agrumi

Ristorante SassoMatto

La trattoria pizzeria SassoMatto è una perla incastonata nella verde campagna valdarnese. Un casolare contadino ristrutturato con scrupolo, un tempo - qui - si trovava il mulino di Campogialli. Ne sono rimaste alcune tracce: parte del berignolo, la scenderia e il sotterraneo in cui era alloggiata la ruota idraulica.

Location ideale per cerimonie, il ristorante fa dei piatti tipici del territorio il proprio punto di forza. "Pasta e dolci fatti in casa, grigliate, l'immancabile fiorentina, pizza preparata con lievito madre cotta nel forno a legna". E poi gli arrosti. Su prenotazione sono poi disponibili preparazioni per gli intolleranti al glutine.





Punto di forza del ristorante, oltre alla natura in cui è inserito, è di certo la bio-piscina.

Nasce dall’esigenza - si legge nel sito del SassoMatto - di discostarsi dal comune concetto di piscina in termini di ecocompatibilità, impatto ambientale, soluzioni estetiche e funzionali. Chi oggi sceglie di realizzare una bio piscina al posto di una piscina tradizionale, abbandona totalmente l’idea di una vasca decontestualizzata dalla natura circostante e opta, invece, per una soluzione che s’innestanel contesto naturale del proprio giardino o del proprio parco. La presenza di pietre, piante e massi, la possibilità di creare corsi d’acqua e la totale assenza di rivestimenti dai colori innaturali, fa sì che la bio-piscina riproponga ciò che la natura crea in luoghi e contesti che stupiscono per la loro bellezza.

La bio-piscina funziona con un sistema di filtraggio biologico. Assenti cloro e suoi derivati, il filtraggio è assicurato da "batteri che si insediano in seguito all’inoculazione" e permettono "di eliminare la carica batterica patogena".

Podere di Pomaio

Una realtà fisicamente prossima ad Arezzo, ma lontano da rotte turistiche tradizionali. Non si passa da Pomaio, bisogna volerci andare. E la meta - l'azienda agricola omonima - è una sorta di sogno, utopia realizzata con ferrea volontà dai fratelli Iacopo e Marco Rossi che ha il sapore del buono, del bello e del "green". Il mantra dei fratelli Rossi è: si può “migliorare il pianeta una bottiglia alla volta”, a patto che si ragioni verde. Lo scrupolo maniacale non è solo per ciò che finisce nelle bottiglie di vino, ma tutta la filiera, dalla produzione al marketing, è in linea con il comandamento principe del rispetto dell'ambiente.

E’ possibile avere obiettivi etici e, allo stesso tempo, puntare alla crescita economica dell’azienda. Per questo alle tre R su cui si basa il concetto di sostenibilità ambientale (‘riduci, ricicla e riusa’) ne abbiamo aggiunta una quarta: ripensa.

La carta del materiale promozionale è sostituita dal digitale, i tappi arrivano da foreste sostenibili, niente fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi, solfiti al minimo. La cantina, meravigliosa, è composta da massi ciclopici legati da malte naturali, geotermia e fotovoltaico (per la struttura adibita all'accoglienza) assicurano il minor impatto possibile. Ci sono, inoltre, la linea di imbottigliamento autonoma che limita il via vai di camion e la composizione vegetale degli scarti.

La proprietà di Pomaio è dal 1991 di Pierferruccio Rossi, padre di Marco e Iacopo.

La nostra è una famiglia allargata, numerosa e internazionale – spiega Marco –. Questo podere è il nostro punto di riferimento, il luogo dove tornare e stare insieme.

I vini di Pomaio, tutti rossi e un rosato, sono quasi "di montagna", figli di vitigni coltivati a 550 metri. Sono tutti certificati bio. Il primo vino in degustazione nella serata del SassoMatto è il Rosantico, apprezzato rosato da uve sangiovese vinificate in bianco. Matura per 6-8 mesi in tini d'acciaio e affina in bottiglia per due mesi, prima di essere messo in commercio. C'è poi il Chianti Docg Pomaio, blend a prevalenza sangiovese con una quota del 10% di merlot. Semplice ma autentico, matura in acciaio (6-9 mesi) e affina in vetro (3-6 mesi). Infine il Porsenna, Igt da uve selezionate (sangiovese in purezza). Grande cura in vigna e in cantina: matura in acciaio per 12-15 mesi, prima del passaggio in legno di rovere di Slavonia e castagno per 9-12 mesi. Grande complessità e persistenza, adatto ad importanti abbinamenti.





Podere di Pomaio
Indirizzo: Località Pomaio 19 – Arezzo
E-mail: info@pomaio.it
Web: www.pomaio.it
Tel: +39 0575 371400
Tel. +39 333 4324707

@MattiaCialini



A cena con il produttore è un progetto di:

Camera di Commercio, Confesercenti e Confcommercio e logo Vetrina Toscana. Informazioni ed esercizi aderenti su www.vetrina.toscana.it