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"Costrette ad andare via da Arezzo per il saggio". L'appello delle scuole di danza al sindaco

Perché non possiamo usare il Teatro Petrarca?

Non c'è concorrenza che tenga quando ci sono problemi comuni da risolvere. Arezzo non ha una struttura in grado di ospitare i saggi, che di solito si tengono nel mese di giugno, delle scuole di danza della città. Alcune si sono rassegnate e hanno prenotato le date nei teatri delle città limitrofe, soprattutto al Mario Spina di Castiglion Fiorentino, ma il problema resta, soprattutto per quelle più grandi. E allora in sette di queste si sono riunite ed hanno cercato un confronto con l'amministrazione, passando, ovviamente per la fondazione cultura che gestisce alcune importanti strutture che potrebbero fare al caso delle scuole di ballo. Tra queste ci sono la Flash Dance, la Piccola Etoile, Let Me Dance, The Ballet School, Time for Dancing, Dance Studio e 100% Circo.

Quali sono i problemi? Da un lato costi esorbitanti per l'affitto di un giorno, dall'altra carenze di servizi, considerando che questo è un mondo che muove importanti numeri: 800 bambini circa e almeno 3/4 mila persone del pubblico tra genitori, nonni e amici il tutto concentrato in pochi giorni.

"Non abbiamo chiesto un posto gratuito, ma costi sostenibili, spazi adeguati per ospitare un buon numero di pubblico e almeno la presenza di camerini". Fanno sapere dalle scuole di ballo.

Negli anni passati è stato usato prima un padiglione di Arezzo Fiere, ma i costi non sono sostenibili, poi le Caselle, ma anche qui c'è un problema di affitto e di costi che aumentano per la mancanza del palco e del service che ricade sulle spalle delle scuole che organizzano. Il Teatro Tenda? Nemmeno per questo tipo di spettacoli è adatto, non ci sono i camerini e lo spazio per il pubblico è ristretto. Stesso tipo di problemi per il Teatro Mecenate e se le scuole non riescono a vendere i biglietti per il pubblico non possono coprire le spese. E infine si chiedono perché non possono accedere al Teatro Petrarca che sarebbe perfetto.

"Facciamo appello al sindaco Ghinelli, come primo cittadino e come presidente della fondazione Guido d'Arezzo - dicono infine le rappresentanti delle scuole di danza - ci aiuti perché per noi rappresenta un grande problema e oltretutto ci terremmo a non dover lasciare la nostra città proprio nel giorno dello spettacolo finale."

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