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Rsu Comune: "Niente sciopero". Assunzioni e risorse al centro del faccia a faccia con l'amministrazione

Niente sciopero. Niente stato di agitazione ma via ad un serio confronto tra le parti. Almeno per il momento le acque a Palazzo Cavallo sono quasi del tutto calme. Quasi. Già, perché dal fronte sindacale le “truppe” tornano a riorganizzare le...

Niente sciopero. Niente stato di agitazione ma via ad un serio confronto tra le parti.

Almeno per il momento le acque a Palazzo Cavallo sono quasi del tutto calme. Quasi.

Già, perché dal fronte sindacale le “truppe” tornano a riorganizzare le proprie forze.

Passata la bufera e scongiurato lo sciopero lo scorso 8 dicembre, qualche passo in avanti è stato fatto ed è stato firmato l’accordo per il riconoscimento dei festivi infrasettimanali.

Da allora il clima nelle stanza di piazza della Libertà si è (leggermente) disteso.

Ma le rivendicazioni dei sindacati non si limitavano semplicemente al riconoscimento del pagamento dei festivi infrasettimanali. rsu_comune_arezzo “Di problematiche ce ne sono molte da affrontare e risolvere – spiega Gianfranco Torzini della FP Cgil – Per tanto tempo non abbiamo avuto la possibilità di un vero e proprio faccia a faccia con l’amministrazione. Oggi quel giorno è arrivato e adesso dobbiamo riaprire il dibattito”. Le questioni sul tavolo vanno dall’assunzione di nuovo personale, dalle dotazioni di mezzi, al turnover e toccano tutti i comparti della macchina comunale.

"Per tutto il 2015 e, a dire il vero, anche durante gli altri anni - prosegue Torzini - non abbiamo avuto la possibilità di approfondire confronti. Adesso dobbiamo riaprire il dibattito e metterci al lavoro, insieme all'amministrazione e alla delegazione trattante, per trovare delle soluzioni efficaci. Sul piatto ci sono emergenze anche di carattere economico e di ripartizione delle risorse. Sappiamo che ci sono sempre meno fondi a disposizione dei Comuni. Questi devono essere ripartiti in maniera utile. Devono sì andare a coprire il salario accessorio dei dipendenti ma, allo stesso tempo, c'è un'impellente necessità di riorganizzarne la distribuzione per coprire tutti i servizi. Bisogna trovare l'equilibrio che si è perso negli anni a causa dell’assenza di contrattazione".

E poi c'è la questione legata prettamente alla carenza di personale e alle assunzioni.

"Entro quanto previsto dalla legge - ha sottolineato Roberto Prestigiacomo del Csa Arezzo - è necessario che venga studiato un piano per aggiungere forze nuove all'organico. La Polizia Municipale attualmente conta 83 dipendenti. Ne servirebbero altri 17 per riuscire a coprire il territorio come si deve. Uno scenario analogo è quello che riguarda lo Sportello Unico, i Servizi Educativi e Scolastici, la Manutenzione, i Servizi Sociali. Bisogna che l'amministrazione comunale provveda, nei limiti del possibile, ad assumere nuovi dipendenti per sopperire alle necessità che riscontriamo giorno per giorno sul territorio".

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