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Rondine incontra Mattarella: il primo Capo di Stato a ricevere l’appello che sarà presentato alle Nazioni Unite

È stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il primo Capo di Stato a ricevere ufficialmente l’Appello che Rondine presenterà ai 193 Stati membri alle Nazioni Unite il 10 dicembre 2018 in occasione delle Celebrazioni del 70°...

È stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il primo Capo di Stato a ricevere ufficialmente l’Appello che Rondine presenterà ai 193 Stati membri alle Nazioni Unite il 10 dicembre 2018 in occasione delle Celebrazioni del 70° Anniversario dei Diritti dell’Uomo. L’Associazione interverrà al Palazzo di Vetro su invito della Rappresentanza Italiana e della Farnesina come unica realtà italiana che quel giorno rappresenterà il Paese e porterà alle Nazioni Unite il modello unico di trasformazione creativa dei conflitti. Un modello applicato ad esempio con successo per la prima volta in un contesto di post conflitto durante il recente processo elettorale in Sierra Leone.

L’Appello è stato letto al Presidente da una giovane palestinese e da un israeliano che a Rondine dimostrano di poter convivere ogni giorno e lavorare insieme. Mattarella, cogliendo la forza di questo messaggio e di un’esperienza di vita vera, ha accolto l’Appello manifestando profonda vicinanza e incoraggiamento ai giovani di Rondine perché possano essere portatori di un cambiamento nel mondo che parta proprio dall’Italia.

Il Presidente Sergio Mattarella con Franco VACCARI,Presidente dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace - Onlus e una delegazione.
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Ieri l’incontro in Quirinale con una delegazione di giovani che hanno portato al Presidente le loro storie di conflitto ma soprattutto il loro impegno e determinazione per formarsi a Rondine come futuri leader di pace e intervenire attivamente nei conflitti dei loro Paesi. Giovani del Caucaso, dei Balcani, del Medio Oriente, dell’Africa e dell’America latina, che non si vogliono arrendere alla cultura del nemico e che hanno scelto di dedicare la propria vita ad abbattere i muri che li separano per costruire una storia nuova insieme, senza armi e senza guerre. È stata la loro passione e il loro coraggio a emozionare e colpire nel profondo il Presidente Mattarella, che ha incoraggiato i giovani di Rondine a continuare questo percorso perché dal basso si può cambiare il mondo come ci insegna la Storia, anche quando sembra impossibile.

Il Presidente Sergio Mattarella con l’Associazione Rondine Cittadella della Pace - Onlus,durante la lettura dell'appello che l'associazione presenterà agli Stati membri delle Nazioni Unite, il 10 dicembre prossimo.
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Venti anni fa alla sua nascita Rondine sembrava una follia destinata a fallire. Oggi ha formato oltre 200 leader che stanno cambiando la società civile, la politica, il futuro. Il Metodo Rondine è stato riconosciuto dal mondo accademico italiano come pratica efficace ed esportabile e oggi oggetto di studio della comunità internazionale.

Per questo nel ventesimo della sua attività Rondine ha scelto portare alle Nazioni Unite un appello per sensibilizzare gli Stati membri sul tema dei conflitti armati, perché sia riconosciuto come tema emergenziale ed emerga la necessità di un impegno collettivo sull’investimento della formazione di futuri leader di pace.

Rondine ha trovato una strada possibile e praticabile e oggi vuole presentarla al mondo: il suo Appello avrà una eco globale e i Paesi membri delle Nazioni Unite saranno chiamati a prendere impegni concreti e duraturi nel tempo per intervenire fattivamente sui conflitti armati mondiali. La richiesta di Rondine è quella di spostare una cifra simbolica corrispondente al costo di un’arma dal proprio bilancio della difesa da investire sulla formazione di nuovi leader globali di pace e per estendere l'insegnamento e l’educazione ai diritti umani nei sistemi d'istruzione nazionali.

L’appello, redatto dai giovani di Rondine e dagli ex studenti oggi riuniti nell’associazione International Peace Lab, illustrerà l’impatto sociale dell’attività di Rondine su temi importanti quali riconciliazione civile, diplomazia popolare ed educazione alla trasformazione creativa dei conflitti. A 70 anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, a un secolo dalla conclusione della Prima guerra mondiale, possiamo scegliere di gettarci alle spalle cent’anni di guerre per aprirne mille di pace. L’obiettivo è la graduale estinzione dei contesti bellici dal pianeta, attraverso l’affermarsi della cultura di relazioni pacificate. Per questo è urgente diffondere tra i leader e i cittadini le abilità per trasformare positivamente i conflitti e produrre immensi benefici.

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