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Ritardo negli stipendi e disservizi assistenziali. La replica di Agorà: "Le difficoltà ci sono ma entro maggio risolveremo"

"Non ci vogliamo nascondere dietro ad un dito. Le difficoltà ci sono e sono quelle che, purtroppo, riguardano molte altre realtà private del territorio". Le parole sono quelle di Roberto Vasai, direttore della cooperativa sociale Agorà Onlus...

"Non ci vogliamo nascondere dietro ad un dito. Le difficoltà ci sono e sono quelle che, purtroppo, riguardano molte altre realtà private del territorio".

Le parole sono quelle di Roberto Vasai, direttore della cooperativa sociale Agorà Onlus, realtà che si occupa di gestire servizi alla persona nel territorio provinciale e non e, recentemente, al centro dell'attenzione per via di alcune polemiche.

Dalla gestione delle strutture di Stia e Arezzo fino ad arrivare ai ritardi nel pagamento degli stipendi. “Diamo lavoro a 900 persone, 600 delle quali nella provincia di Arezzo - ha ricordato Roberto Vasai – e rappresentiamo quindi una realtà importante che cerca di svolgere al meglio il proprio lavoro, pur attraversano un momento di difficoltà che però è soprattutto finanziaria. Nelle difficoltà le aziende, visto che la nostra è una cooperativa ma anche un'azienda, vanno aiutate e non criminalizzate, e del resto se non avessimo più la fiducia dei nostri soci lavoratori avrebbero piena facoltà di mandarci tutti a casa, come funziona in questo tipo di organizzazioni”. "Siamo in riardo di una mensilità in molti centri - spiega Daniele Mazzetti, responsabile delle risorse umane e area gestionale di Agorà - Il fatturato che noi abbiamo deriva per il 50% dalla riscossione di pagamenti di privati (centinaia di rette) dove non siamo riusciti a stabilizzare i flussi degli incassi. Lo stiamo facendo adesso attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie. Poi la mancata apertura di due importanti strutture come Palazzo Guillichini e Lepricchio sulle quali abbiamo fatto importanti investimenti. A breve riusciremo ad aprire velocemente la nuova struttura in centro e quindi andiamo a portare avanti investimenti importanti. Con la Cisl di Arezzo abbiamo mostrato un programma di risanamento attraverso il quale abbiamo già dato delle indicazioni su come procederà il nostro programma di risanamento". “Ho fatto io l'assemblea con i lavoratori della struttura di Stia – ha spiegato Mazzetti – ed è assolutamente improprio parlare di 25 licenziamenti in quella che rappresenta da anni una delle migliori gestioni di questa provincia, in base ai dati e al grado di soddisfazione dell'utenza. E' invece vero che ci sono delle novità legislative che porteranno a una riorganizzazione perché una struttura mista come quella di Stia non è più prevista dalla normativa, ma spacciare questo progetto come minaccia di licenziamento è gravissimo, oltre che assolutamente falso. Per quanto riguarda invece la Rsa Maestrini di Arezzo, siamo reduci da una ispezione della commissione di vigilanza della Asl che ha controllato tutti i materiali inventariati e certificato che non ci sono mancanze, così come è certificato che il personale della struttura segue tutte le procedure e i protocolli regionali. In questo momento, a causa dei ritardi nelle riscossioni delle quote degli utenti privati delle nostre strutture, che sono il 50% del totale delle entrate, abbiamo dei ritardi nei pagamenti degli stipendi che però non vanno oltre il mese nelle due realtà citate e arrivano a un massimo di due nelle nostre altre strutture. Grazie all'apertura delle due nuove strutture di Palazzo Guillichini e Lepricchio e a operazioni finanziarie che stiamo attuando saremo in grado a breve, penso già entro maggio, di ritrovare gli equilibri e le certezze, ma nel contempo siamo certi che la qualità dei servizi offerti non sia mai venuta meno perché rappresenta il nostro tratto distintivo ed è quindi irrinunciabile”. Ma i tempi stimati per il risanamento di questa situazione di ritardi? "Di fatto tutti i mesi una mensilità viene erogata - conclude Mazzetti - c'è da recuperare questo ritardo che cercheremo di risanarlo entro il mese di maggio". Sulla vicenda l'ultimo intervento è stato quello del consigliere regionale della Lega Nord in Regione Toscana Marco Casucci che ha annunciato la propria interrogazione. “Fra i vari temi che verranno affrontati tra domani e mercoledì dal Consiglio regionale - afferma Marco Casucci, consigliere regionale della Lega-approda in Aula anche la nostra mozione che abbiamo predisposto per fare chiarezza riguardo alla questione dei ritardati pagamenti ai dipendenti della cooperativa Agorà. Non ci bastano, infatti le recentissime assicurazioni dei responsabili della predetta cooperativa (in particolare di Roberto Vasai, direttore della stessa cooperativa e presidente della Provincia di Arezzo) che assicurano, entro maggio, il pagamento degli arretrati. Guarda caso, queste dichiarazioni arrivano proprio alla vigilia della trattazione del nostro atto. Non possiamo tollerare, quindi-insiste il rappresentante del Carroccio- che l’assenza di programmazione e di strategia, ammessa dai responsabili, siano ricadute sulle spalle dei dipendenti. Di promesse specialmente quando si tratta di questioni inerenti al mondo del lavoro, ne abbiamo sentite fin troppe e purtroppo, spesso, non si sono realmente concretizzate. Per tale motivo, non per sfiducia, ma per realismo - conclude Marco Casucci - a prescindere dal nostro atto, continueremo a monitorare attentamente l’evolversi della stringente problematica, ribadendo la nostra ferma richiesta riguardo alla necessità di convocare un apposito Tavolo di crisi a livello regionale.”
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