Rischio sismico: il 70% degli edifici dell'Aretino non a norma. Ingegneri a confronto con amministratori: "Sinergia per fare prevenzione"

Prevenzione.

E’ questa l’arma indicata per combattere le problematiche derivanti da eventi sismici di grande rilevanza e ondate eccezioni di maltempo che devastano città e territori interi. Intervenire prima per mettere al sicuro i cittadini e le ricchezze di un territorio intero.

Il fondamento è quello che ha ispirato il convegno che ha preso il via all’interno della sala dei grandi del palazzo della Provincia di Arezzo dove, l’ordine degli ingegneri ha chiamato a raccolta tutti i soggetti e le autorità competenti in materia di prevenzione.

E per quanto concerne la vulnerabilità idrogeologica?

"Stesso scenario - sottolinea il presidente dell'ordine aretino - c'è una grande vulnerabilità del territorio dal punto di vista idrogeologico. Il rischio è dato sia dalle caratteristiche del territorio sia dall'azione dell'uomo nelle opere di urbanizzazione. Controllo e pianificazione urbanistica sono i mezzi più importanti che abbiamo a disposizione".

Relatori dell’evento due figure afferenti alle organizzazioni nazionali di prevenzione, informazione e gestione: Mauro Grassi, direttore della missione di governo ItaliaSicura e Francesco Leone dell’ufficio III della protezione civile.

Tra i presenti anche il presidente della Provincia Roberto Vasai, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il vice presidente del consiglio nazionale ingegneri Giovanni Cardinale.

Al termine del convegno è stata inaugurata la mostra fotografica “Ingegneria contemporanea” allestita fino al 2 dicembre presso il loggiato al secondo piano del Palazzo del Comune di Arezzo.