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Ripresi gli scavi alla chiesa di San Donato in Cremona. L'archeologo: "Pietre che raccontano 2.000 anni di storia"

San Donato in Cremona, uno degli edifici di culto più importanti dell’Arezzo alto-medievale, è riemersa nel corso delle opere di restauro e recupero che hanno coinvolto l’imponente struttura militare medicea

Non ci sono ancora evidenze per dire che in Fortezza, nel sito della Chiesa di San Donato in Cremona, fosse sorto il primo duomo di Arezzo, ma gli scavi vanno avanti con entusiasmo e curiosità, com'è nella indole di chi per mestiere lavora minuziosamente sulla datazione delle pietre, sull'osservazione delle diverse stratificazioni, sulla ricerca di pur minimi dettagli che possano dare indicazioni volte a completare la timeline della storia di Arezzo.

I lavori sono ripresi questa settimana con un finanziamento dell'amministrazione comunale di 123.000 euro. E questa mattina si è tenuto un sopralluogo con il sindaco Alessandro Ghinelli e il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini.

“Lo studio di questa area sacra - ha rilevato il sindaco - ci porta a sorprese quotidiane. Gli archeologi stanno indagando il rapporto tra la cripta e la chiesa e grazie a questo lavoro emergono elementi come la diversità dei materiali che vanno dal travertino, alla pietra calcare, al granito e la qualità delle mura portanti. Tutte cose che confermano il grande pregio del primo insediamento religioso e, in ultima analisi, della nostra storia”. “Andiamo avanti in questi scavi - ha sottolineato il vicesindaco - grazie a un rifinanziamento dell’amministrazione comunale di 123.000 euro. Vediamo cosa otteniamo in termini di nuove acquisizioni e speriamo che questo lotto di lavori dia un contributo importante alla scoperta della storia di Arezzo”.

San Donato in Cremona, uno degli edifici di culto più importanti dell’Arezzo alto-medievale, è riemersa nel corso delle opere di restauro e recupero che hanno coinvolto l’imponente struttura militare medicea. La chiesa, nota alle fonti documentarie fin dal 1098, distrutta dai francesi nel 1800, con orientamento est-ovest, presenta una lunghezza di circa 25 metri per 10 di larghezza. La zona presbiteriale ha rivelato la presenza di una cripta con la medesima partizione a tre navate della chiesa superiore mentre dalle analisi delle strutture murarie emergerebbero più fasi costruttive e di vita dell’edificio di culto. La cronologia mostrerebbe dunque che San Donato in Cremona è stata preceduta da preesistenti livelli come chiese ancora più antiche e il piano di calpestio di età etrusca e romana dell’antica Arretium.

“È presto per fare ipotesi - ha concluso l’archeologo Hermann Salvadori - di certo queste pietre raccontano almeno 2.000 anni di storia mentre grazie alle colonne rinvenute ci troviamo in piena epoca romana. I lavori sono condotti con la supervisione della soprintendenza archeologica”.

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