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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Rifiuti, zona non autosufficiente: decide la Regione. La proposta di legge non piace all'Ato Sud: venerdì assemblea

C'è un ambito territoriale dei rifiuti che non è autosufficiente nello smaltimento? Le decisioni sulle destinazioni dei rifiuti le prende la Regione. Questo sarebbe il contenuto della proposta di legge avanzata dalla giunta della Regione Toscana e...

C'è un ambito territoriale dei rifiuti che non è autosufficiente nello smaltimento? Le decisioni sulle destinazioni dei rifiuti le prende la Regione. Questo sarebbe il contenuto della proposta di legge avanzata dalla giunta della Regione Toscana e che non piace affatto all'Ato Toscana Sud. Un atto di indirizzo contrario a questa decisione è stato inviato dal consiglio direttivo dell'Ato all'assemblea dei sindaci che si riunirà proprio venerdì prossimo 13 luglio.

L'atto esprime un forte dissenso sulla proposta di legge avanzata dalla giunta regionale che le attribuirebbe il potere di decidere la destinazione dei rifiuti prodotti da un ambito non autosufficiente, e quindi di Ato Centro, verso gli impianti ubicati negli altri territori regionali, e quindi di Ato Sud e di Ato Costa.

I nuovi poteri richiesti dalla giunta regionale farebbero quindi decadere la convenzione interambito, approvata l’anno scorso dalle assemblee dei sindaci dei comuni rappresentati dalle Ato regionali, che finora hanno regolarmente funzionato con l’impegno di Ato Costa e Ato Sud ad assicurare ad Ato Centro il trattamento di rifiuti nei propri impianti fino ad un massimo di 270 mila tonnellate annue fino al 2021. Venuti a conoscenza che la proposta di legge sarà discussa già domani alla competente Commissione Quarta del consiglio regionale Toscana, i presidenti dell’assemblea Alessandro Ghinelli e del consiglio direttivo Alessandra Biondi hanno oggi chiesto formalmente un’audizione urgente davanti ai membri della commissione. Nella richiesta hanno denunciato l’assenza in questa proposta di legge di qualsiasi coinvolgimento delle Autorità d’Ambito, nonostante il suo pesante impatto negativo sulle loro competenze, ad esse riservate dalla normativa nazionale e dalla stessa normativa regionale ad oggi vigente, in materia di programmazione quantitativa e regolazione economica dei flussi da trattare negli impianti ubicati nel proprio territorio, compresi quelli provenienti da altri ambiti.

Ad esito dell’assemblea di venerdì prossimo, a cui sono chiamati a partecipare i sindaci di tutti i 104 comuni partecipanti ad Ato Toscana Sud, sarà dettagliatamente illustrata alle istituzioni competenti ed agli organi di stampa la posizione di Ato Toscana Sud e le ragioni del suo dissenso alla proposta di legge della giunta regionale.

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