Rifiuti, ogni aretino ne produce oltre 535 chili l'anno. Solo il 35 per cento finisce nella differenziata

Oltre 535 chilogrammi a testa. Per la precisione, 536,3: a tanto ammonta la quantità di rifiuti prodotti pro capite dagli aretini in un anno. Una quantità che va ben oltre la media nazionale - ferma a 487 - della quale ne ricicliamo solo il 32 per cento. Una percentuale che porta Arezzo al 78esimo posto nella graduatoria stilata dal Sole 24 Ore, una sorta di mappa dei rifiuti dove le province italiane vengono messe sotto alla lente.

Nell'Aretino la raccolta differenziata pro capite si ferma a 171 chilogrammi. La frazione organica rappresenta il 35,92 per cento, carta e cartone sono il 31,82, segue il vetro con 8,62 e poi con percentuali sempre più piccole ingombranti misti, legno, plastica (poco più del 6 per cento).

Arezzo è una delle province toscane con le performance meno entusiasmanti. Di fatto laToscana è la seconda dopo l'Emilia Romagna per la quantità di rifiuti pro capite prodotti (625 chili a testa). La provincia più virtuosa è Firenze, dove si producono ben 565 chilogrammi a testa, ma se ne ricicla il 49,37 per cento. In pratica la metà di quanto gettato nella spazzatura può tornare a nuova vita. Segue Lucca (48, 16 per cento di differenziata, 54esimo posto), Prato (ben 673 chilogrammi a testa, ma 47,48 per cento di differenziata) Pisa (62esima con 43,19 di differenziata),Pistoia e Siena (rispettivamente 66esima e 67esima, con una differenziata intorno al 40 per cento), Livorno e Massa Carrara sotto al 35 per cento (rispettivamente 75esima e 77esima) e fanalino di coda, dopo Arezzo, Grosseto (80esima su 110 province, con una differenziata pari al 30,75 per cento).

Dati che fanno riflettere, e che mostrano come ci sia ancora da lavorare sul fronte della differenziata.