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Raccolta differenziata organico. Aisa Impianti: "Costi tagliati del 10% e tariffe più agevoli"

Riduzione dei rifiuti. Qualità dell'organico raccolto. E risparmio dei costi in bolletta. La filosofia è quella promossa da Aisa Impianti che ha presentato i risultati prodotti dall'impianto di San Zeno sui costi della raccolta differenziata...

Riduzione dei rifiuti. Qualità dell'organico raccolto. E risparmio dei costi in bolletta.

La filosofia è quella promossa da Aisa Impianti che ha presentato i risultati prodotti dall'impianto di San Zeno sui costi della raccolta differenziata della frazione organica. Come reso noto dall'azienda, "grazie all'ultimo aggiornamento dell'autorizzazione regionale, che ha riconosciuto l'avanguardia tecnologica e l'importanza del polo tecnologico di San Zeno tra gli impianti individuati dalla Regione Toscana per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, Aisa Impianti è stata in grado di generare economie di scala che hanno permesso di ridurre del 10% il costo di trattamento dell'organico conferito in più rispetto all'anno scorso da parte dei comuni dell'Aretino alla linea di compostaggio dell'impianto di recupero integrale". "E' dal 2013 - spiega il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici - che la politica aziendale di Aisa Impianti contempla fra le sue priorità una sempre maggiore attenzione al recupero e alle raccolte differenziate e alla riduzione dei costi di trattamento, proprio per facilitare l'accesso e la gestione dei servizi al cittadino. In quest'ottica sono stati fatti gli investimenti degli ultimi anni che hanno permesso il riconoscimento della qualifica centrale di recupero energetico al termovalorizzatore e hanno consentito un maggior recupero di materia compostabile e una conseguente riduzione dei costi di trattamento. Basti pensare che la tariffa applicata nel 2012 dall'Autorità era di circa 100 euro per ogni tonnellata di frazione organica conferita, e oggi siamo a 62 euro per tonnellata". "Questi sono in vantaggi derivanti dalla proprietà di gestione di un polo tecnologico all'avanguardia nel trattamento dei rifiuti urbani - ha precisato il sindaco Alessandro Ghinelli - Poter controllare i costi per poter ridurre il carico economico per i cittadini. La centralità dell'impianto di San Zeno aiuta ulteriormente: i costi di trasporto dal luogo di raccolta a quello di conferimento sono nulli per i comuni dell'Umbri a e del Lazio sono costretti a trasportare la loro raccolta differenziata negli impianti del nord Italia con costi di trasporto elevatissimi. L'impianto di San Zeno in questi ultimi anni ha cambiato il suo volto e la sua vocazione tecnologica, trasformandosi da impianto per lo smaltimento dei rifiuti a polo tecnologico dedito solo al recupero quindi fondamentale per dare una risposta efficiente al recupero di materia nella Toscana del sud". "Ad Arezzo - spiega infine l'assessore comunale Marco Sacchetti - fare la raccolta differenziata dell'organico conviene, è l'unica raccolta che più se ne raccoglie e meno si spende: si riduce il prezzo unitario di trasformazione della frazione organica in fertilizzante e nel contempo si risparmia il costo di smaltimento in discarica. Farla bene conviene poiché si riducono gli scarti che rappresentano il costo più importante nel compostaggio". Tra le ipotesi di futura realizzazione c'è anche quella che potrebbe portare alla realizzazione di un biodigestore che potrebbe sorgere proprio nell'area di San Zeno. "E' un'ipotesi concreta perché andando a fare una raccolta differenziata spinta in comunità ampie della frazione organica dei rifiuti che rappresenta il 40 per cento dell'intero abbiamo necessità di impianti che possano trattare un tonnellaggio estremamente alto di queste matrici perché senno non si possono dare delle risposte concrete al territorio. Ci stiamo lavorando. L'ipotesi è davvero qualcosa di concreto".

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