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Primo maggio a Villa Severi, Chiassai replica ai sindacati: "Polemica spiacevole e incomprensibile"

Il presidente della Provincia dopo il no alla richiesta di spazi al chiuso e all'aperto: "Il luogo non è idoneo a un evento simile"

La presidente della Provincia, Silvia Chiassai Martini, interviene in replica ai sindacati riguardo la richiesta di spazi all’aperto e al chiuso per il primo maggio.

"Stanno alimentando una spiacevole e incomprensibile polemica. Non è mai stata festeggiata questa ricorrenza a Villa Severi perché luogo non idoneo ad un evento simile, visto che la Provincia di Arezzo è proprietaria solo di un piccolo resede esterno, delimitato da un muro, collocato di fronte alla villa, e di un’altra porzione di terreno adibita ad “orto” gestita da un’associazione. Gli altri spazi sono di proprietà del Comune di Arezzo. Si comprende benissimo che gli spazi all’aperto, di proprietà provinciale, non siano “idonei” ad ospitare la manifestazione sindacale, dove per “tipologia” di iniziativa si intende la “portata numerica” che l’evento può accogliere, considerando che il programma prevede anche un concerto con l’alternanza di tre band musicali".

Chiassai prosegue, ripercorrendo le tappe della vicenda.

"Restiamo esterrefatti che si paragoni la frequentazione del parco, con famiglie e bambini, ad un evento così coinvolgente come la Festa del primo maggio a cui partecipano centinaia di cittadini.  Nella richiesta dei sindacati pervenuta diversi giorni fa, e molto generica, si paventava anche la possibilità in caso di maltempo di un possibile utilizzo di “spazi interni” dove il diniego della Provincia è motivato dall’avvio di una sistemazione degli immobili legato alla sicurezza e al rispetto delle principali norme tecniche (prevenzione incendi, barriere architettoniche, impianti elettrici e termici, etc) a garanzia di una corretta fruibilità degli spazi relativi anche ad una regolamentazione delle associazioni presenti".

La polemica si sposta poi sulle celebrazioni del 25 aprile. 

"Per quanto riguarda il 25 aprile, i sindacati continuano ad essere confusi e malinformati, in quanto la Provincia non ha rilasciato alcuna autorizzazione all’utilizzo degli spazi, quindi consiglio loro di non alimentare inutili e strumentali polemiche, ma di informarsi correttamente visto che non dovrebbero fare politica, ma rappresentare i lavoratori. Pensando anche al momento storico, sarebbe più opportuno spendere forze ed energie preoccupandosi della mancanza di lavoro che attanaglia soprattutto i nostri giovani, invece di puntare il dito sulla Provincia con accuse gravi di “illegittimità”, fino al coinvolgimento della Prefettura, sulla negazione di spazi tra l’altro mai richiesti in precedenza. Forse sarebbe stato più opportuno chiedere un confronto diretto dove avrei fornito tutti i chiarimenti del caso, onde evitare queste brutte figure”.

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