Presto anche in provincia di Arezzo saranno in distribuzione gratuitamente i contraccettivi per gli Under 26. I consultori della provincia sono in attesa delle disposizioni della Regione Toscana e, probabilmente, già dalla prossima settimana i responsabili dovrebbero avere da Firenze disposizioni più accurate sulle procedure. In particolare, a seconda della tipologia di contraccezione, occorrerà ad esempio la prescrizione del farmacista o del ginocologo.

L'annuncio della misura era stato dato dal governatore della Toscana Enrico Rossi che, la scorsa settimana, aveva scritto sul proprio profilo twitter: 

In #Toscana #preservativi gratis a tutti gli under 26. Per contrastare malattie sessualmente trasmissibili, evitare gravidanze indesiderate, ridurre il ricorso all'aborto. Non solo profilattici: la gratuità riguarderà moltissimi altri metodi anticoncezionali.

Ci aveva poi pensato una nota della Regione Toscana a specificare i dettagli della delibera proprosta dall'assessore Stefania Saccardi e denominata "Interventi regionali per l'educazione alla salute sessuale e riproduttiva e per l'accesso alla contraccezione gratuita".

I beneficiari

- giovani dai 14 ai 25 anni;

- donne tra i 26 e i 45 anni, con codice di esenzione E02, E90, E91, E92, E93 o con fascia economica ERA/EIA;

- donne tra i 26 e i 45 anni che abbiano scelto la contraccezione nel puerperio e comunque entro 12 mesi dal parto, oppure a seguito di una interruzione della gravidanza, comunque entro 24 mesi dall'intervento.

I contraccettivi erogati

La delibera prevede anche che nei consultori e nei pronto soccorso siano garantiti i cosiddetti contraccettivi di emergenza. Di seguito l'elenco completo.

Spermicidi, contraccezione sottocute, IUD (spirale), metodi di barriera, pillola estroprogestinica, cerotto transdermico, anello contraccettivo, contraccezione di emergenza (la cosiddetta "pillola del giorno dopo", entro le 78 ore).

Dove avverrà la distribuzione

Nei consultori e negli ambulatori ostetrico-ginecologici delle zone distretto, secondo i percorsi assistenziali per la contraccezione e per la tutela della salute sessuale e riproduttiva; la rete delle farmacie di continuità, dietro presentazione di prescrizione medica o piano terapeutico di durata annuale.

Preservativi anche ai migranti

Un paio di giorni fa, Enrico Rossi era tornato sull'argomento. Specificando che le misure coinvolgeranno tutti, residenti e anche migranti.

È un servizio rivolto a tutti, anche ai migranti, perché il diritto alla salute, come ha ribadito la Corte costituzionale, non è legato alla residenza o alla cittadinanza.