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Poste Italiane rassicura i sindaci di 13 piccoli comuni: "Nessuna nuova chiusura degli uffici"

Niente rimodulazione degli orari e soprattutto basta con le chiusure degli uffici nei comuni più piccoli del territorio provinciale di Arezzo. Le rassicurazioni sono quelle fornite da Poste Italiane che, in seguito ad una forte sollecitazione da...

Niente rimodulazione degli orari e soprattutto basta con le chiusure degli uffici nei comuni più piccoli del territorio provinciale di Arezzo.

Le rassicurazioni sono quelle fornite da Poste Italiane che, in seguito ad una forte sollecitazione da parte del mondo politico locale e soprattutto, in conformità alla recente legge sui piccoli comuni, rende pubbliche le proprie scelte che mireranno a mantenere inalterati i servizi attivi nel territorio.

“Finalmente - spiega la senatrice Donella Mattesini - da Poste Italiane arrivano segnali importanti sul futuro del servizio che raccolgono le nostre richieste. Il nuovo piano di Poste Italiane esclude nuove chiusure e rimodulazioni orarie degli uffici postali in piena sintonia con la legge sui piccoli comuni da poco approvata dal Parlamento. Lo stesso approccio dovrà ora essere seguito nel monitorare la qualità del servizio relativamente alla consegna della posta a giorni alterni che molti disagi ha provocato in questi mesi, tenendo conto delle direttive comunitarie e valorizzando la capillarità della rete postale. Credo sia necessario intervenire anche nei Comuni dove i tagli sono già stati fatti, dove i servizi di distribuzione sono stati portati a 10 giorni su 30 al mese, dove gli uffici postali sono aperti solo due o tre giorni la settimana e dove i giornali o le raccomandate arrivano con ritardi non accettabili. La svolta – secondo Mattesini – è frutto anche dell’azione del parlamento e dei sindaci del territorio. Abbiamo più volte sollecitato il Ministero a monitorare sull’operato di Poste Italiane. Oggi iniziamo a raccogliere i frutti di questo lavoro.”

Nei mesi scorsi la senatrice Mattesini era stata tra i promotori di un’interrogazione parlamentare, a prima firma della Senatrice Zanoni, simbolicamente sottoscritta da molti sindaci del territorio aretino: Enzo Cacioli di Castel Franco Pian di Sco, Moreno Botti di Loro Ciuffenna, Marco Renzi di Sestino, Paolo Fontana di Caprese Michelangelo, Margherita Scarpellini di Monte San Savino, Ginetta Menchetti di Civitella in Val di Chiana, Salvatore Montanaro di Castiglion Fibocchi, Nicolò Caleri di Pratovecchio – Stia, Massimiliano Mugnaini di Montemignaio, Fiorenzo Pistolesi di Ortignano-Raggiolo, Giampaolo Tellini di Chiusi della Verna, Eleonora Ducci di Talla, Massimiliano Sestini di Castel Focognano.

Ci sono poi altre strade da seguire per migliorare i servizi.

“La legge per i piccoli Comuni - ricorda Mattesini – prevede la possibilità per i comuni o le frazioni non serviti dal servizio postale di stipulare apposite convenzioni con Poste Italiane per effettuare i pagamenti di imposte comunali, tasse, bollette e vaglia presso gli esercizi commerciali. A tale scopo i piccoli comuni possono istituire anche in forma associata centri multifunzionali per l’erogazione delle prestazioni.”

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