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Poste, i sindaci aretini: "Servizi e posti di lavoro a rischio"

“Vogliamo garanzie a tutela dei cittadini e delle imprese, non certo ulteriori difficoltà in un contesto già inasprito per chiusure e ridimensionamenti di alcuni uffici sul territorio”. Eleonora Ducci, sindaco di Talla e vicepresidente della...

“Vogliamo garanzie a tutela dei cittadini e delle imprese, non certo ulteriori difficoltà in un contesto già inasprito per chiusure e ridimensionamenti di alcuni uffici sul territorio”.

Eleonora Ducci, sindaco di Talla e vicepresidente della Provincia di Arezzo, ha così commentato i risultati della riunione svoltasi tra una delegazione di Poste Italiane e l’Anci, associazione dei comuni. In particolare è stato fatto il punto della situazione ad un mese dall’introduzione della consegna della posta a giorni alterni nella provincia di Arezzo. Per la provincia di Arezzo erano presenti il sindaco di Terranuova Bracciolini e vicepresidente Anci Toscana Sergio Chienni e i sindaci di Pergine Valdarno Simona Neri, di Civitella Valdichiana Ginetta Menchetti, di Talla Eleonora Ducci e di Anghiari Riccardo La Ferla.

I sindaci, oltre a mettere sul tavolo la problematica del mantenimento del livello dei servizi, hanno sollevato anche la questione della salvaguardia dei posti di lavoro che potrebbero essere messi in forse dalla riorganizzazione del servizio.

I sindaci aretini hanno chiesto a Poste Italiane “Di istituire tavoli di confronto periodici per valutare l’efficienza e la costanza dei servizi e le reazioni da parte della cittadinanza, soprattutto nelle località montane, nelle frazioni e per quello che riguarda le conseguenze sulle popolazioni più anziane, che rischiano - per le loro abitudini e difficoltà oggettive di spostamenti - di essere quelli che pagano più salato il costo di una riorganizzazione che ha solamente motivazioni economiche”.

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