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Ponte Buriano, Chiassai: "Riaprirà il 16 dicembre". Rabbia dei residenti: "Strade pericolose e volumi d'affari a picco"

Il malcontento deicittadini delle frazioni alle porte di Arezzo è emerso questa mattina nell'incontro con la presidente della Provincia Silvia Chiassai e al consigliere Angiolino Piomboni.

Volumi d'affari che si sgonfiano, traffico intenso, una strada alternativa giudicata troppo pericolosa. I residenti di Quarata, Castelluccio, Ponte Buriano e Castiglion Fibocchi sono allo stremo: la chiusura di Ponte Buriano pesa ogni giorno di più e l'ultimo, ulteriore, rinvio dell'apertura è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. 

Un malcontento tangibile quello che i cittadini delle frazioni alle porte di Arezzo hanno manifestato questa mattina alla presidente della Provincia Silvia Chiassai e al consigliere Angiolino Piomboni (al quale sarà affidata apposita delega della Provincia) giunti sul ponte per incontrare i cittadini e per annunciare che il 16 di dicembre la viabilità sarà riaperta:

"Abbiamo riesaminato la situazione - ha detto Chiassai di fronte a una folla di cittadini plausibilmente preoccupati - dal 16 dicemrbe verrà riaperto ai mezzi leggeri e la viabilità non sarà modificata fino a metà luglio, quando è previsto una nuova chiusura per nuovi lavori". 

Il problema resta quello emerso durante estate: un fico secolare che è cresciuto all'interno delle pareti e che mina la stabilità della struttura ha allungato a dismisura i tempi dei lavori. Inoltre, sotto l'asfalto sono state riscontrate, a sopresa, due pavimentazioni diverse - una risalente forse a fine Ottocento e l'altra ancora più antica - che hanno richiesto l'intervento di un archeologo per verificare i ritrovamenti. 

Faccia a faccia tra Chiassai e cittadini su Ponte Buriano

"Adesso  - ha detto Chiassai - abbiamo tre obiettivi: il primo è verificare cosa si possa fare nell'immediato per mettere in sicurezza la strada alternativa (quella che passa dalla provinciale dello Spicchio ndr) per offrire maggiore sicurezza ai cittadini.". Una richiesta che proprio questa mattina è arrivata a gran voce e con toni che si sono surriscaldati. Forte è arrivata la richiesta della costruzione di un secondo ponte: altrettanto tenace la risposta sull'impossibilità, per mancanza di fondi, di tale soluzione.

"Abbiamo inoltre previsto un incontro con la Regione per capire quale sarà il futuro di questa area: sono stati stanziati 700mila euro, ma ne servirebbero 3 milioni per risistemare l'opera completamente. Sono soldi che la Provincia non ha e spese che non può sostenere. Dobbiamo quindi aprirci a nuove prospettive, cercare il sostegno di altri". E qui entra in ballo anche il terzo obiettivo: "creare un circuito virtuoso per valorizzare quest'area già a partire dal 2019, quando si celebrerà l'anniversario di Leonardo. La Provincia si deve far carico di una situazione complessa sia dei lavori sia di una questione economica e cercheremo altri appoggi. 

Intanto la rabbia e la delusione dei cittadini sono lontane dall'essere sopite. "Nell'ultimo mese - spiegano alcuni commercianti di Quarata - gli incassi sono calati  anche del 30 per cento. I clienti abituali che arrivavano da Laterina, Castiglion Fibocchi e San Giustino, percorrono ormai strade diverse. Il rischio è che non tornino nei nostri negozi. E' un danno davvero enorme". 

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