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Quale futuro per Pdere Rota? Sindaci e candidati del Valdarno a confronto

Il comitato de “Le vittime della discarica di Podere Rota” chiede agli amministratori una reale presa in carico della questione

E' il comitato de “Le vittime della discarica di Podere Rota” a chiedere agli amministratori del Valdarno "una reale presa in carico della questione, che non può essere demandata alla fatidica data del 2021".

Un concetto che sarà al centro del dibattito nella serata del 6 maggio quando alle 21 a ivlla Santa Maria, loc. Santa Maria (Terranova Bracciolini) si aprirà un dibattito proprio sulla questione della discarica della discordia.
All'evento parteciperanno oltre ai rappresentanti del comitato anche gli amministratori locali e i candidati alla poltrona di sindaco per i comuni al voto in Valdarno.

A fine mese alcuni comuni della vallata saranno chiamati ad eleggere nuove o confermare le attuali amministrazioni locali. Poiché ai Sindaci, tra le tante funzioni e responsabilità, vi è anche quella di vigilare sulla salubrità dei propri territori e, di conseguenza, sulla salute dei propri concittadini il comitato “Le vittime della discarica di Podere Rota”, che da anni è sentinella delle attività della tristemente nota discarica di Podere Rota ubicata, sì nel territorio del comune di Terranuova Bracciolini, ma al confine fra quelli di San Giovanni Valdarno, Loro Ciuffenna e Castelfranco-Piandiscò, fa sentire i suoi effetti dannosi su un territorio assai più ampio di quello prettamente circoscritto al sito, chiede agli amministratori una reale presa in carico della questione visto l’avvicinarsi della fatidica data del 2021.

Il comitato, in maniera infaticabile, denuncia nelle sedi competenti le numerose problematiche ambientali/sanitarie, di varia natura, emerse durante l'ormai ventennale vita degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti. Disagi che hanno inevitabilmente condizionato la qualità della vita e portato all'esasperazione la popolazione.

In questi anni, nonostante la denuncia dei disagi, la “prese in carico” dei problemi da parte delle amministrazioni che si sono susseguite è stata quasi nulla prova evidente è che, dopo vent’anni, il Comitato continua con maggiore vigore la sua battaglia di sensibilizzazione e denuncia affinché, una volta per tutte, si ponga fine ad una questione dove a pagare sono tanti e a guadagnarci sono davvero davvero pochi. Qui  a rimetterci è soprattutto la salute di un elevato numero di abitanti e la salubrità di un territorio violentato da decenni: escavazioni, attraversamento autostradale e ferroviario, aziende di ogni genere, discariche. Insomma, il Valdarno aretino da ché era una delle zone più declamate in quanto a bellezza è stato ridotto ad una valle dell’inferno come ebbe a dire anche il noto medico Veronesi.

Il prossimo 26 maggio si terranno le elezioni amministrative e visto che il sito va ad esaurimento nel 2021 si chiede a chi è già amministratore e a chi lo diventerà di prendere un impegno su questa questione così come nei confronti dei cittadini da anni rimasti inascoltati.

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