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Pnrr "salvagente" per il fosso Cupina e Liccia

L’investimento di oltre mezzo milione di euro restituirà funzionalità al corso d’acqua, correggendone alcuni difetti strutturali

E’ pronta la terapia d’urto per “curare” le criticità del Fosso Cupina, uno dei “protagonisti” degli allagamenti causati dall’ondata di maltempo che, nel luglio 2019, ha colpito duro la provincia aretina.
A consentirne la “cura”  le risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oltre mezzo milione di euro destinato a migliorare la sicurezza idraulica di una porzione fortemente urbanizzata del territorio di Monte San Savino.
Con questo intervento il  fosso, considerato un corso d’acqua “difficile”, perché caratterizzato da una pendenza ridotta, interessato da diversi attraversamenti di sezione insufficiente e soggetto al rigurgito del Fosso Rialto, ritroverà la  capacità di svolgere la funzione di drenaggio a cui è deputato.
Sarà il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno a  realizzare il progetto che ora è pronto a decollare.
 “L’intervento si prefigge di ottenere la riduzione del rischio idraulico e il miglioramento del drenaggio superficiale di un’area che, nel corso degli anni, è stata compromessa dal processo continuo di urbanizzazione. Obiettivo: il ripristino della funzionalità idraulica del fosso Cupina, con l’adeguamento delle sezioni, la riprofilatura dell’alveo e l’adeguamento dell’attraversamento della SP25 della Misericordia. Tutto ciò contribuirà a ridurre in modo significativo il rischio allagamento che possono verificarsi, a seguito di eventi meteorologici eccezionali,  nelle aree antropizzate a monte dell’attraversamento della strada,  considerate ad elevata pericolosità di alluvioni frequenti e molto frequenti”, spiega la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani, ospite della sala consiliare con il vice Presidente Leonardo Belperio e il caposettore difesa idraulica ingegner Serena Ciofini,  insieme al sindaco Gianni Bennati e all’assessore Amulio Liberatori.
“’La messa in sicurezza del Cupina, già inserita nell’Ordinanza 82 del Commissario di Governo, in seguito all’alluvione del luglio 2019,- aggiunge Stefani - è stata finanziata con risorse del PNRR. Riteniamo quest’opera fondamentale per superare alcune criticità strutturali che la manutenzione ordinaria del fosso, sempre eseguita con puntualità, non poteva tenere sotto controllo, in caso di eventi meteorologici importanti. Determinante ancora una volta la collaborazione tra enti. Con l’aumento dei prezzi delle materie prime, infatti, il progetto rischiava di saltare per mancanza delle coperture necessarie. Ci è venuto in aiuto il comune che, compreso il valore e il beneficio della sistemazione del Cupina, ha sostenuto prontamente il progetto stipulando una convenzione con il nostro Ente e integrando le risorse necessarie per poterlo completare.  Solo facendo squadra è possibile dare risposte concrete e mettere in sicurezza il territorio”.
Il sindaco Gianni Bennati commenta: “L'intervento va ad impattare in maniera significativa su un 'area del Comune troppo spesso soggetta ad allagamenti e disagi di varia natura. L'opera sul torrente Cupina consentirà la diminuzione del rischio idrogeologico su un'area densamente abitata, a ridosso della SP 25, e inoltre dimostra che la compartecipazione tra enti non solo è possibile ma può generare risultati di particolare rilevanza. Il Comune di Monte San Savino, tramite l’Assessore Liberatori, ha seguito il progetto in ogni sua parte, chiedendo anche adeguamenti e si è fatto parte diligente stanziando le somme non coperte dal finanziamento PNRR, dovute all'aumento dei prezzi delle materie prime e tali da impedire la realizzazione dell'opera”.
L’Assessore Amulio Liberatori rimarca: “L’impegno del Comune per ricercare la soluzione al problema economico che si era aperto in seguito all’aumento dei prezzi delle materie prime è stato massimo e motivato dalla volontà di dare risposte certe a un’area ripetutamente interessata dagli allagamenti”.  
I lavori sono stati descritti nel dettaglio dall’ingegner Serena Ciofini che, cartografia alla mano, ha mostrato la sequenza dei lavori, che comporteranno anche la chiusura della SP 25, chiusura che sarà di breve durata e  comunicata con anticipo per minimizzare il disagio.

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