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PM e Comune dal giudice per i feriali infrasettimanali. A febbraio la sentenza

4 febbraio 2016. Polizia Municipale e Comune di Arezzo torneranno di nuovo davanti al giudice del tribunale del lavoro. E’ questa la data messa in calendario dopo la prima udienza riguardante la vicenda che ha visto 37 agenti della Polizia...

4 febbraio 2016. Polizia Municipale e Comune di Arezzo torneranno di nuovo davanti al giudice del tribunale del lavoro.

E’ questa la data messa in calendario dopo la prima udienza riguardante la vicenda che ha visto 37 agenti della Polizia Municipale citare a giudizio il Comune di Arezzo.

La storia nasce un anno fa. Allora i dipendenti della Pm aretina, capitanati dai rappresentanti sindacali del Csa, decisero di fare ricordo al tribunale del lavoro contro il Comune.

Le ragioni? La mancata corresponsione dei festivi infrasettimanali. "Negli ultimi 13 anni – spiega l’avvocato Roberto Alboni, che nella causa rappresenta i dipendenti Pm – il Comune di Arezzo ha sempre corrisposto in busta paga quanto previsto per il lavoro durante i giorni infrasettimanali festivi. In alternativa potevano essere previsti dei giorni di riposo compensativi. Nell’ultimo anno questo non è avvenuto più”. L’amministrazione comunale infatti, citando dalla sua alcune sentenze della Corte di Cassazione, ha stabilito di tagliare la voce degli infrasettimanali festivi sostenendo che non sono necessari poiché gli agenti della Pm godono già di un’indennità di turno. "Ma è chiaro – ha sottolineato l’avvocato Alboni – che lavorare il giorno di Natale, ad esempio, senza percepire alcun straordinario non è ammissibile. Non solo. Esistono anche numerose sentenze che danno ragione a quanto sostenuto dalla Municipale di Arezzo”. Così oggi il giudice Leonardo Pucci ha dichiarato ammissibili i documenti presentati dall’avvocato Alboni ed infine ha fissato per il 4 febbraio la data per discussione e sentenza.

In termini numerici, le cifre rivendicate dai lavoratori sono pari ad un totale di circa 20mila euro annui. Totale che deve essere diviso tra gli 80 agenti in forza alla PM (circa 250 euro ciascuno).

Nel frattempo da una settimana circa, sono stati proprio i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Palazzo Cavallo a proclamare lo stato di agitazione. Chi di loro pensava infatti che con l’insediamento della nuova amministrazione la questione trovasse una soluzione definitiva ha dovuto (al momento) ricredersi.

A lasciare quanto meno perplessi i rappresentanti della Polizia Municipale è stata la scelta da parte dell’amministrazione comunale di costituirsi parte in giudizio nell’udienza. Una scelta che, come sottolineato nell’ultima conferenza stampa da Roberto Prestigiaco, “disattende gli impegni presi dal sindaco Ghinelli in campagna elettorale”.

Nel documento presentato pochi giorni prima delle votazioni nel quale vengono elencate le priorità programmatiche si legge al punto 11 “chiusura della vertenza della PM con ripristino ex ante 25/12/2013 del pagamento festivi infrasettimanali come da CCNL di riferimento, pagamento degli arretrati dovuti a tutti lavoratori turnisti entro e non oltre la data del 15 ottobre 2015 (giorno dell'udienza di comparizione delle Parti presso il Tribunale del Lavoro di Arezzo). Vedi Atto di indirizzo approvato dal Consiglio Comunale di Arezzo il 9 Aprile u.s.”.

GLI IMPEGNI DEL CANDIDATO SINDACO GHINELLI

L’amministrazione dal canto suo ha già fornito spiegazioni sulle ragioni che l’hanno vista costretta a costituirsi parte in giudizio e disattendere questo impegno. Ma questo non è stato sufficiente a sedare gli animi dei lavoratori i quali hanno subito proclamato lo stato di agitazione.

Inoltre, a seguito dell’ultimo consiglio comunale, è stata fissata per il 20 ottobre prossimo l’assemblea di tutto il personale. Un giorno dopo la nuova seduta del consiglio comunale che riprenderà da dove si è interrotta: presentazione della riorganizzazione dell’Ente. Al momento lo stato di agitazione resta ancora in essere anche se, dal fronte sindacato c’è la volontà di continuare un dialogo fattivo con l’amministrazione comunale per tentare di risolvere un’annosa vertenza che va avanti ormai dal 2011.

Nel caso specifico della Pm, la speranza è quella di una marcia indietro (in primis) sulla questione del pagamento dei feriali infrasettimanali.

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