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Al via ad Arezzo le "Pirella Lectures", dedicate allo psichiatra protagonista della chiusura dei manicomi italiani

"Diagnosi e destino" è il titolo della lezione del 16 maggio con lo psicoanalista Vittorio Lingiardi. Sarà possibile visitare una mostra di scritti, disegni, fotografie provenienti dall'archivio del grande psichiatra, recentemente donato all'Ateneo

Il Dipartimento di Arezzo dell’Università di Siena presenta le lezioni "Agostino Pirella”, per valorizzare la figura di un protagonista, con Franco Basaglia, della chiusura dei manicomi e della nascita di una nuova salute mentale in Italia. “Diagnosi e destino” è il titolo della prima Pirella Lecture, che sarà tenuta giovedì 16 maggio dallo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, docente all’Università La Sapienza di Roma. La lezione, dalle ore 15 nella sala dei Grandi del campus del Pionta (Arezzo, viale Cittadini), sarà introdotta dal professor Massimo Bucciantini, responsabile del progetto di eccellenza dedicato proprio al grande psichiatra, che fu direttore negli anni settanta del manicomio di Arezzo. Seguendo il filo offerto dal pensiero e dall’esperienza di diversi autori (Sontag e Woolf, Didion e Foucault, Jung e Balint, Freud e Jaspers), la lezione del professor Lingiardi permetterà di entrare nel labirinto delle diagnosi, per cercare di comprenderne mitologie e significati e percorrere i confini delle nostre vite sempre più divise tra corpo, mente e tecnologie. 

Interverranno anche Ferdinando Abbri, direttore del Dipartimento universitario, e Martino Pirella, che recentemente ha donato l’archivio del padre all’Università di Siena. Nell’occasione sarà possibile visitare anche una mostra di scritti, disegni, fotografie provenienti dall'archivio, ospitato negli spazi universitari del Pionta, fino alla fine degli anni ottanta strutture dell’Ospedale psichiatrico.

“Adesso qui è pieno di giovani studenti – aveva detto anni fa Agostino Pirella durante una delle sue ultime visite ad Arezzo. Nessuno poteva immaginare all'epoca che un posto di dolore e di violenza come il manicomio un giorno sarebbe diventato un luogo di cultura e di pace. Noi ci abbiamo creduto e ci siamo riusciti”. La mostra è curata da Beatrice Biagioli, Lucilla Gigli e Marica Setaro.

“Pirella incarna un momento di radicale cambiamento istituzionale e culturale del nostro Paese – spiega Massimo Bucciantini. Oggi il suo patrimonio di carte e libri è conservato nell'Archivio storico dell'ex Ospedale psichiatrico aretino. A partire da quella esperienza, le ‘Lezioni’ si aprono alle nuove frontiere poste dalle scienze della mente con lo scopo di approfondire l'universo della psichicità nella sua dimensione storica e culturale”.

Le lezioni "Agostino Pirella" sono organizzate dal Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell'Università di Siena in collaborazione con la Biblioteca di area umanistica di Arezzo e con il contributo della Scuola internazionale di Studi superiori di Trieste.

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