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Pionta, adesso nasce il comitato dei cittadini: "L'obiettivo? Salvarlo con un nuovo progetto di rigenerazione urbana"

Sempre nell'occhio del ciclone per gli episodi di degrado, di spaccio e di criminalità, l'area verde più grande della città, dall'immenso patrimonio storico, adesso ha degli angeli custodi speciali. Sono gli stessi cittadini che hanno deciso di unirsi in un comitato  che si chiamerà "Rinascita del Pionta".

Tante persone, un unico obiettivo: quello di salvare il parco del Pionta. Sempre nell'occhio del ciclone per gli episodi di degrado, di spaccio e di criminalità, l'area verde più grande della città, dall'immenso patrimonio storico, adesso ha degli angeli custodi speciali. Sono gli stessi cittadini che hanno deciso di unirsi in un comitato  che si chiamerà "Rinascita del Pionta".

Tra i fondatori anche Franco Dringoli, ex assessore all'urbanistica della giunta Fanfani.

"Il Pionta, oggetto quasi quotidianamente di attenzione per episodi di microcriminalità - spiega il comitato in una nota -, presenta altre criticità: aree ancora caratterizzate da abbandono e degrado, presenza di edifici pericolanti, eccesso di automobili non autorizzate,  in un’area segnata dal  frazionamento delle proprietà tra Comune, Asl (Regione) e Università che non agevola le scelte di recupero.
E’ stato rilevato come gli unici interventi strutturali realizzati negli ultimi anni siano quelli relativi alla pista ciclabile e alla nuova illuminazione su una parte del parco, azioni che finalmente attuano le scelte già finanziate nell’ accordo di programma sottoscritto nel 2014 tra Comune/Asl/Università. Recentemente si è persa l’occasione da parte del Comune di inserire un “progetto Pionta” complessivo nel bando nazionale per le aree periferiche e degradate che avrebbe consentito un recupero generale".

Il Pionta - come sottolinea il neonato comitato - è e resta un’area di grande valore paesaggistico, storico, archeologico, culturale, con notevoli potenzialità legate alla sua ampiezza, alla sua vicinanza al centro cittadino, al fatto che svolga ormai un ruolo di "cerniera" tra stazione e quartieri di Saione e Pescaiola, con  rilevanti funzioni pubbliche, sanitarie, di formazione e rappresenta un’opportunità per i cittadini di Arezzo, per il tempo libero, per attività culturali, sportive, aggregative.

"Per la rinascita e riqualificazione del Pionta - sostiene il comitato - era previsto  un coordinamento forte tra gli enti pubblici con la regia da parte del Comune.  Di fronte alla sostanziale inattività,  i cittadini e associazioni interessati si sono uniti per dar vita ad un comitato che si impegna a lavorare per costruire un progetto unitario e complessivo di rigenerazione urbana,  centrato sulla riqualificazione fisica  (interventi strutturali su edifici, manutenzione costante del verde, inserimento arredi, panchine, illuminazione da implementare in varie aree, dotazione di attrezzi per attività sportive, ecc..) e sulla rivitalizzazione con attività e iniziative di vario genere (culturale, sportivo, sociale, di svago, ecc.), per riportare nel parco una forte e diffusa frequentazione di persone, con l’utilizzo delle varie aree destinate a diverse funzioni (didattiche, culturali, sanitarie, sportive).
Un impegno dunque  che mira a coinvolgere le forze sociali attive del territorio e a sviluppare un serrato confronto con gli enti pubblici coinvolti.
Tutti i cittadini interessati sono invitati al prossimo incontro del comitato per la rinascita del Pionta che si terrà martedì 26  marzo alle ore 17,30 presso l’Associazione Bangladesh in Via Roma 18".

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