rotate-mobile
Attualità

Pionta, dal turismo la leva per realizzare un parco archeologico

Il turismo come chiave di volta per l'area archeologica del Pionta. Non subito, ma tra qualche tempo potrebbe essere proprio l'impulso dei visitatori - provenienti dai 5 continenti - a ridare vita a questo parco dove Arezzo affonda le sue radici...

Il turismo come chiave di volta per l'area archeologica del Pionta. Non subito, ma tra qualche tempo potrebbe essere proprio l'impulso dei visitatori - provenienti dai 5 continenti - a ridare vita a questo parco dove Arezzo affonda le sue radici.

Mentre va avanti lo studio di quanto riportato alla luce fino allo scorso luglio dall'equipe della professoressa Alessandra Molinari dell'Università di Tor Vergata, proseguono le attività di promozione dell'Associazione Academo presieduta da Mauro Mariottini. Una raccolta fondi che si rivolge a tutti gli aretini. Ma non solo: perché ci sono stati anche tour operator che hanno chiesto di organizzare visite guidate. E alcune sono state fatte.

Ma cosa potrebbero fare le istituzioni su questo fronte?

"Se si riuscisse a portare alla luce quanto sperato, ovvero la tomba di San Donato - afferma l'assessore Marcello Comanducci - di sicuro le attenzioni dei visitatori verrebbero catalizzate. Adesso però con l'assenza di fondi con la quale devono confrontarsi le amministrazioni pubbliche e le varie situazioni di degrado, puntare sul turismo è ancora difficile".

Assenza di fondi che si fanno sentire anche sul fronte del sostegno economico delle campagne di scavo.

E mentre l'associazione Academo continua imperterrita il suo percorso che passa attraverso la raccolta fondi, le istituzioni si muovono sul fronte della riqualificazione.

"Il parco del Pionta è ancora in balia del degrado - sostiene Comanducci - per il turismo non è ancora pronto. Ma nel giro poco, forse potrebbero bastare due anni, qualcosa cambierà". Da un lato un progetto per una pista ciclabile, dall'altro quello per una nuova illuminazione sono in cantiere. L'auspicio è quello che riescano a svilupparsi in armonia con quello che potrebbe essere il parco archeologico. "Per adesso però c'è uno scavo - conclude Comanducci - e quel luogo si presta ancora per l'attività didattica. Sperando che venga alla luce qualcosa di eclatante". E a quel punto fondi e turisti potrebbero arrivare a pioggia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pionta, dal turismo la leva per realizzare un parco archeologico

ArezzoNotizie è in caricamento