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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il malore e quella squadra che gli ha salvato la vita. Il racconto di Fabrizio: "Grato a queste persone"

È stato Fabrizio Piervenanzi a presentarsi in ospedale con panettoni per i sanitari che lo hanno soccorso e salvato dopo il malore della scorsa estate: "Sono straordinari, dobbiamo apprezzarli e tutelarli di più"

"Mi hanno salvato la vita, non ci saranno mai parole o gesti sufficientemente efficaci per esprimere la gratitudine che provo nei loro confronti". Fabrizio Piervenanzi la scorsa estate è stato, come racconta lui, "riacchiappato per un soffio". Un malore improvviso ne aveva compromesso le funzioni vitali e, solo grazie all'intervento repentino del personale sanitario della Misericordia di Monte San Savino, sono state scongiurate conseguenze tragiche. "Abbiamo una macchina dell'emergenza urgenza straordinaria - prosegue Fabrizio - persone davvero preziose che ogni giorno si adoperano per la collettività con passione e dedizione. Se oggi sono qui è solo merito loro".

Così, per rendere omaggio ai professionisti della sanità, venerdì 15 dicembre Fabrizio ha deciso di omaggiare il personale della centrale operativa 118, quello della cardiologia e la Misericordia savinese con dei panettoni recapitati nelle rispettive sedi. "Mi è sembrato il minimo - continua - un piccolo gesto accompagnato da un messaggio che ho voluto condividere con tutti coloro che mi hanno rimesso in salute". Infine, nella sera della vigilia di Natale il "tour" dei doni si è concluso con la consegna di altri panettoni al personale del pronto soccorso dove Fabrizio ha incontrato medici e infermieri. "Un piccolo gesto di vicinanza in questa festa che tutti noi trascorriamo con le nostre famiglie - ha aggiunto - la mia storia spero che possa essere spunto di riflessione per riflettere una volta in più sull'importanza del ruolo che questi professionisti sono chiamati a svolgere. Troppo spesso leggiamo sulle cronache locali e non di aggressioni, sia fisiche che verbali, al personale sanitario. Ecco, non dobbiamo permettere che queste cose accadano. Sono una risorsa umana e professionale enorme e, come la mia vicenda testimonia, spendono ogni loro singola energia per la salute degli altri, per salvare vite e prendersi cura di chi si trova in condizioni di fragilità. Dunque, il minimo che possiamo fare, è essergli grati. Ogni giorno".

Fabrizio Piervenanzi incontra medici e infermieri: "Grazie mi avete salvato"

Il messaggio di Fabrizio agli operatori

"Ho pensato di scrivere queste parole a penna perché volevo che fosse un messaggio più intimo e affettuoso". Nell'intestazione dello scritto Fabrizio Piervenanzi oltre al personale della Misericordia di Monte San Savino, cita anche i medici e infermieri della centrale operativa 118, quelli della cardiologia e del pronto soccorso. Tutti i soggetti che, a vario titolo e in vari step, si sono presi cura di lui salvandogli la vita.

"Sono ormai pochissimi i giorni che ci separano dalle festività natalizie. Cioè da quel periodo in cui abbiamo modo di ritrovarci, di stare insieme alle persone a cui teniamo di più, in un'atmosfera particolare. Quest'anno, per come si erano messe le cose, parlo del giugno scorso, improvvisamente stavo perdendo la possibilità di trascorrere anch'io questo Natale e di mangiare il panettone nei prossimi giorni e negli anni a venire. Fortunatamente, ho potuto contare sull'intervento veloce di un'ambulanza e sulla professionalità del suo equipaggio, che prima mi ha salvato la vita e poi mi ha affidato alle cure altrettanto professionali e scrupolose di chi mi ha accolto in pronto soccorso e poi nel reparto di cardiologia. Lo so, il mio è un pensiero infinitamente piccolo rispetto al dono infinitamente grande che è stato fatto a me: la vita! Però ci tenevo a ringraziarvi tutti con affetto e riconoscenza, per quello che fate nonostante le difficoltà non sempre riconosciute. Grazie ancora per avermi trattenuto e per avermi dato la possibilità di mangiare il prossimo panettone e quelli a venire".

24 dicembre - La visita al personale del pronto soccorso

Consegna panettoni al personale del pronto soccorso di Arezzo - 24 dicembre 2023

"Al personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo in servizio la notte di Natale 2023.

In queste ore particolari nelle quali la maggior parte delle persone si riunisce per attendere e condividere una festosa tradizione, voi siete al lavoro. Un lavoro difficile, sicuramente ce la mettete tutta, cercando di dare il meglio, proprio perché il vostro è un impegno speciale che deve fornire una prima assistenza all’interno dell’ospedale e spesso fare la differenza in quelle che possono essere, letteralmente, questioni di vita o di morte. A me di quest’ultima è toccata la prima e me la sono cavata anche grazie al vostro lavoro. Per questo ho voluto farvi visita questa sera e condividere simbolicamente il dolce tipico che in questa notte di Natale. Ringrazio il pronto soccorso per aver fatto la sua parte affinché anch’io potessi assaggiare il panettone di quest’anno. Auguri, soprattutto per un nuovo anno in cui chi deve riconoscere concretamente l’importanza del vostro lavoro, le condizioni in cui lo fate e destinare le giuste risorse per farlo al meglio e vi difenda dalle sempre più frequenti e ingiustificabili aggressioni che si stanno verificando. Grazie di tutto con affetto e riconoscenza".

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