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Personale Province: licenziata in commissione legge sul trasferimento

Con i voti favorevoli dei consiglieri del gruppo Pd ed i voti contrari dei consiglieri di Lega Nord, la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), ha licenziato la proposta di legge, che approva gli elenchi del...

Con i voti favorevoli dei consiglieri del gruppo Pd ed i voti contrari dei consiglieri di Lega Nord, la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), ha licenziato la proposta di legge, che approva gli elenchi del personale delle Province e della Città metropolitana fiorentina. I consiglieri del gruppo M5S hanno abbandonato i lavori all’inizio della votazione. Il testo sarà al centro della seduta straordinaria del Consiglio regionale, convocato per martedì 27.

La Regione Toscana, che ha approvato una legge di riordino, ha tempo fino al 31 ottobre per inserire i nominativi nella piattaforma per la mobilità, anche se il trasferimento effettivo decorre dal 1° gennaio 2016, con l’ingresso nella dotazione organica provvisoria della Regione.

La legge, oltre agli elenchi del personale, contiene anche espressamente i criteri adottati per la loro definizione, alla base degli accordi organizzativi definiti nell’agosto scorso. Essi dovranno essere utilizzati nel prossimo futuro in casi espressamente previsti.

Gli elenchi del personale in trasferimento potranno essere modificati fino al 31 dicembre 2015, eliminando il personale cessato e sostituendolo con il ‘trasversale’ fino a 89 unità previste dall’avviso pubblico. Eventuali risorse rimanenti saranno destinate alle convenzioni per incentivare gli accertamenti delle polizie provinciali, La legge prevede, infatti, che una quota delle risorse previste per il personale in trasferimento (500mila euro) sia destinata a questo scopo.

Negli elenchi è compreso il personale delle funzioni che la stessa legge fa rientrare nel trasferimento: completamento delle funzioni ambientali, aree protette, responsabili provinciali antincendio boschivi. L’ampliamento è dovuto al fatto che è impossibile ‘ritagliare’ compiti che sono svolti dalle stesse strutture operative.

Saranno quindi trasferite alla Regione le funzioni in materia di rifiuti e bonifica dei siti inquinati e le funzioni amministrative per la gestione dei rifiuti.

Si precisa, inoltre, che le funzioni di formazione professionale comprendono le funzioni amministrative legate all’istruzione, formazione e all’apprendistato, mentre le funzioni di formazione e di qualificazione professionale degli operatori turistici si limitano alla programmazione, organizzazione e gestione dei corsi.

La legge prevede espressamente la possibilità di organizzare su basi nuove il personale degli uffici territoriali, per evitare duplicazioni di compiti o far fronte a carenze organizzative, e di ridefinire gli incarichi dirigenziali.

Per quanto riguarda le funzioni da trasferire ai comuni, il turismo, compresa la statistica, ed esclusa la formazione degli operatori, sarà trasferito ai comuni capoluogo, che dovranno anche tenere gli albi del terzo settore. Una volta assegnato il personale saranno questi ultimi a verificare se l’esercizio della funzione possa essere assegnato, con convenzione, alla provincia o ai comuni associati.

Le funzioni di forestazione saranno assegnate alle unioni dei comuni, che già le esercitano sul proprio territorio. Anche in questo caso saranno queste ultime, sulla base del personale a disposizione, a decidere se assegnare l’esercizio con convenzione alla provincia o ai comuni associati.

Per il personale della funzione sport è stata trovata una soluzione particolare. Gli interessati resteranno in provincia e saranno assegnati o alle funzioni fondamentali, o alle politiche attive del lavoro, in sostituzione del personale cessato.

Per garantire la continuità dei servizi, le province e la Città metropolitana fiorentina prorogheranno i contratti di lavoro a tempo determinato del personale impiegato nei centri per l’impiego fino al 31 dicembre 2016. Stesso limite di tempo per i contratti di appalto dei servizi per l’impiego ed i contratti di servizio con le società in house, nel caso la Regione non individui prima i nuovi contraenti.

Norme specifiche disciplinano il trasferimento dei beni e delle risorse strumentali. La Giunta regionale ha tempo fino al 31 dicembre 2015 per adeguare la normativa e la programmazione. La seduta della commissione ha iniziato con una serie di audizioni dei sindacati (funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil), dell’Associazione italiana agenti e ufficiali di polizia provinciale e delle associazioni degli enti locali Anci, Uncem, Uppi, che hanno segnalato alcune criticità presenti nel testo di legge, in particolare sulla polizia provinciale, sul turismo e lo sport. “Su questi temi è necessaria una riflessione ulteriore. Non vogliamo che una sola persona venga collocata nel portale della mobilità per negligenza – ha dichiarato il capogruppo Leonardo Marras – Il gruppo Pd non presenterà emendamenti, anche in attesa dei risultati dell’Osservatorio, che si riunirà lunedì”. In questa prospettiva ha invitato anche Tommaso Fattori (Si) a congelare gli emendamenti presentati. Un invito accolto. Richieste di approfondimento sono state fatte anche dai consiglieri del gruppo Pd Massimo Baldi e Andrea Pieroni, mentre Enrico Cantone (M5S) ha fatto osservare che gli ultimi emendamenti sono stati presentati un’ora prima dell’inizio della seduta. Parere negativo sulla proposta è stato espresso da Claudio Borghi (Lega Nord), contrario all’abolizione delle province, “una particolarità italiana”. “Chi approva quegli elenchi scorda di dire che sono quelli dei dannati e dei salvati – ha aggiunto – Quel che resta delle province non può che andare incontro al dissesto per mancanza di risorse”. Critico anche Gabriele Bianchi (M5S): “Non c’è stato il tempo materiale di discutere la proposta di legge – ha dichiarato – Dietro il testo c’è il futuro e la vita delle persone”. Per questo, insieme a Cantone, ha deciso di non partecipare al voto. “La Regione acquisirà quasi mille dipendenti delle Province ed è disposta a considerare nel futuro anche alcune categorie oggiescluse dagli elenchi in fase di approvazione – ha dichiarato il presidente Bugliani – Tra gli emendamenti oggi presentati in commissione e licenziati con parere favorevole, di indubbia importanza è quello che prevede la proroga dei contratti dei dipendenti dei centri per l’impiego assunti a tempo determinato e la proroga dei contratti di appalto di servizi per l’impiego sino all’individuazione dei nuovi contraenti da parte della Regione”. “La Regione Toscana ha dimostrato ancora una volta di rispettare gli impegni assunti e di far fronte con tempestività alle richieste provenienti dal Governo – ha aggiunto – Il ridotto termine del 31 ottobre, previsto dal decreto del ministro per la Pubblica amministrazione del 14 settembre scorso, potrà essere ampiamente rispettato con la votazione che si terrà nel prossimo consiglio straordinario del 27 ottobre”.
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