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Pdl estetica, Donati (Pd): riconoscere nuove figure imprenditoriali e regolamentare oltre 2mila centri estetici abusivi

Chi si rivolge a un centro estetico non lo fa per la semplice rimozione di inestetismi, ma per il mantenimento e il recupero del proprio benessere psicofisico. Per questo è necessario un quadro normativo certo che generi percorsi formativi idonei...

Chi si rivolge a un centro estetico non lo fa per la semplice rimozione di inestetismi, ma per il mantenimento e il recupero del proprio benessere psicofisico. Per questo è necessario un quadro normativo certo che generi percorsi formativi idonei e certificati per elevare il livello di competenza degli operatori del settore». Lo dichiara il deputato aretino del Pd, Marco Donati, che questa mattina ha presentato alla Camera dei Deputati la proposta di legge che modifica la precedente n. 1 del ’90, per l’attività di estetica che in Italia, al 31 dicembre 2015, conta 42.633 imprese.

«Al tempo della legge 1/90 pratiche come l’onicotecnica, i vari tipi di massaggi del benessere, il trucco specializzato, i tatuaggi, i piercing, ecc., non erano ancora così diffuse. Per eseguire tatuaggi, per esempio, in Emilia Romagna occorrono 14 ore di formazione, in Toscana 600. La nuova legge quindi serve anche per regolamentare a livello nazionale tutta l’attività estetica, considerando che dei 4mila nuovi centri di estetisti e acconciatori, nati negli ultimi anni, ben 2mila sono abusivi, per un giro d’affari di 15 milioni di euro di evasione fiscale e contributiva. Senza contare che il mancato rispetto delle norme di legge in materia igienico-sanitaria ha provocato un aumento delle patologie infettive», prosegue il deputato democratico.

«La nuova legge inoltre, interpretando le dinamiche evolutive del mercato del lavoro, introduce concetti quali l’affitto di cabina, il coworking e le prestazioni a domicilio e occasionali. Come sempre accade – conclude Marco Donati – la crescita esponenziale di un settore economico porta spesso con se storture che solo un intervento statale può raddrizzare. Per questo una nuova legge sull’attività estetica è quanto mai urgente e necessaria. Da una parte per dare ancora più slancio a un comparto economico in grande espansione e che crea nuovi posti di lavoro, dall’altra per una maggiore sicurezza dei clienti».

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