Il Comune di Ortignano Raggiolo, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, intitolerà alla memoria di Mons. Cesare Zacchi (1914-1991) la scuola primaria di San Piero in Frassino, facente parte dell’Istituto Comprensivo “XIII aprile 1944” di Soci.

La cerimonia si svolgerà venerdì 27 novembre dalle ore 15, sotto il titolo “Da Raggiolo nel mondo a servizio della pace e della tolleranza fra i popoli”, temi purtroppo sempre più attuali ai nostri giorni, quasi un quarto di secolo dopo la scomparsa di Mons. Zacchi. Interverranno nell’occasione il Sindaco di Ortignano Raggiolo Ivano Versari, l’Arcivescovo della Diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro Mons. Riccardo Fontana e il dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo XIII aprile ’44 prof.ssa Cristina Giuntini. Alle ore 16 verrà scoperta la targa di titolazione della scuola primaria “Mons. Cesare Zacchi, Nunzio apostolico – operatore di pace”.

Nato a Ortignano Raggiolo il 28 novembre 1914, Cesare Zacchi è ordinato sacerdote ad Arezzo il 17 ottobre 1937, studia e consegue le lauree in Teologia e in Diritto Canonico. Dotato di grandi capacità di dialogo e di un finissimo intelletto, incline al fine ultimo della pace e della tolleranza, lavora nelle Nunziature apostoliche in Austria, Yugoslavia e Colombia. Nel 1960 è inviato a Cuba come Consigliere di nunziatura, e nel 1974 Papa Paolo VI lo nomina Nunzio apostolico nell’isola, dopo dodici anni di vacanza dell'incarico. Successivamente è Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, ed entra, quale Canonico, nel Capitolo della Patriarcale Basilica Vaticana, dove rimane fino alla morte, all'età di quasi 77 anni, il 24 agosto 1991, a causa di un male incurabile, dopo aver ricevuto la visita al suo capezzale di Giovanni Paolo II.

Come ha detto il Sindaco di Ortignano Raggiolo Ivano Versari, “Nel suo paese natale Mons. Cesare Zacchi è una figura che tutti ricordano per il suo alto livello morale ed intellettuale, e il suggello di questa titolazione della scuola lo conferma nel ruolo di faro spirituale nei confronti delle nuove generazioni”.