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Ore di attesa al centro oncologico per un prelievo pre chemio. L'odissea di Anna

Lo stress del viaggio. I dolori costanti. E poi quelle attese che sembrano infinite. Mattinate d’inferno come “bovini al macello", dove il tempo non scorre mai e quei maledetti display segnano sempre lo stesso numero. E’ questa la storia di Anna...

Lo stress del viaggio. I dolori costanti. E poi quelle attese che sembrano infinite.

Mattinate d’inferno come “bovini al macello", dove il tempo non scorre mai e quei maledetti display segnano sempre lo stesso numero.

E’ questa la storia di Anna (nome di fantasia scelto per tutelare la sua privacy) 55enne, malata oncologica costretta almeno una volta a settimana ad aspettare “anche quattro ore” per effettuare il prelievo pre chemio.

“Vorrei far cadere l’attenzione sul reparto di oncologia San Donato di Arezzo - racconta Anna - nello specifico all’interno del reparto prelievi ci sono seri problemi di gestione pazienti. Io sono purtroppo una malata oncologica e trovo disumano aspettare anche 4 ore per fare il prelievo pre chemio. Parlo a nome di tutti coloro che si trovano in questa situazione. Siamo pazienti gravi, stiamo male davvero. Se poi dobbiamo trascorrere mattinate intere in attese snervanti è facilmente comprensibile che per noi diventa tutto ancora più difficile”.

Ma quali sono i problemi principali? E perché di tanta attesa?

Anche in questo caso la risposta è arrivata direttamente dalla paziente aretina.

“Manca il personale - racconta - le infermiere sono veloci ma sono solo due e credetemi danno il cuore e l’anima per fare del loro meglio. La soluzione sarebbe poter aumentare il personale al punto prelievi oncologici. Ovviamente senza toglierle da altre mansioni del reparto".

Una situazione che, a detta di Anna, è sempre stata poco scorrevole ma negli ultimi tempi si è aggravata.

“Il personale è fantastico - spiega - Non dipende da loro. Sono pochi però. Nel punto prelievi sono solo due. Per fare un esempio. La scorsa mattina sono arrivata al centro oncologico alle 7,30. Ho preso il numerino. Leggo: 38. Quando sono arrivata le chiamate per i prelievi, così come segnato dal display, erano al 10. Mi sono seduta. Ho atteso. Alle 9,30 ancora stavano chiamando il numero 15.

Devo precisare inoltre che il paziente oncologico ha le vene bruciate perché la chemio fa questo purtroppo. Un elemento che mette a dura prova le povere infermiere che non possono fare tutto in pochi minuti. I nostri tempi non sono quelli di un prelievo normale. Le attese stanno diventando molto lunghe e più di una volta è capitato che si verifichino malori, svenimenti. Insomma si va ad arrecare stress fisico a delle persone che, purtroppo, sono già molto provate”.

Pronta la replica da parte della Asl aretina

La Asl Toscana sud est si scusa per i disagi vissuti dai pazienti del Centro oncologico di Arezzo nei giorni scorsi. A causa dell’assenza di un operatore, infatti, gli infermieri addetti al servizio prelievi sono stati due e non tre. Questo ha comportato un allungamento dei tempi di attesa per sottoporsi al prelievo per la chemio. L’azienda si è già mossa per evitare il ripetersi di questa situazione.

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