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"Ogni bambino ha diritto ad avere dei genitori": 29 minorenni accolti dalle famiglie affidatarie aretine

Nella provincia di Arezzo 29 famiglie hanno scelto di accogliere in casa propria altrettanti bambini, o adolescenti, provenienti da situazioni di disagio e difficoltà. 25 risiedono nel comune capoluogo, gli altri quattro invece no. I numeri sono...

Nella provincia di Arezzo 29 famiglie hanno scelto di accogliere in casa propria altrettanti bambini, o adolescenti, provenienti da situazioni di disagio e difficoltà. 25 risiedono nel comune capoluogo, gli altri quattro invece no.

I numeri sono quelli riguardanti gli affidi di minorenni, sia italiani che stranieri, che si contano ad oggi nel territorio aretino.

Storie di famiglie di fatto, allargate, evolute, "famiglie mature" come talvolta si sono definiti i diretti interessati. Racconti di vita vera e di solidarietà. Vicende che nascono da necessità impellenti e che poi diventano percorsi di crescita e di supporto reciproco.

Un percorso che ad Arezzo, così come testimoniano i fatti, è cominciato nei primi anni novanta e oggi ha assunto sempre più i connotati di una fitta rete territoriale improntata sul rispetto e sostegno per condizioni di estremo disagio vissute in prima persona proprio dai minorenni.

E' in questo contesto che l’assessore alle politiche sociali, scuola e famiglia Lucia Tanti e Giuliana Aquilanti in rappresentanza della rete di associazioni AffidAR, hanno fatto un primo bilancio sulla situazione degli affidi familiari, già oggetto di un protocollo d’intesa del dicembre 2015 dove erano indicati tempi e obiettivi.

“In questa dichiarazione di intenti tra il Comune di Arezzo e il coordinamento AffidAr – ha sottolineato l’assessore Lucia Tanti – venivano indicati alcuni punti qualificanti: sensibilizzazione delle famiglie aretine sul tema dell’affido, accoglienza e integrazione nelle scuole di alunni in affido, supporto per le famiglie affidatarie. Fin dall’apertura del centro affidi mi ero detta disponibile a implementare il servizio anche con il contributo di altri soggetti che dispongono di professionalità specifiche, adatte a lavorare nel settore. Dunque: buone pratiche per la diffusione di una cultura per l’infanzia perseguite attraverso due anni di lavoro che ci ha portato a migliorare i progetti. Fin dall'inizio del percorso abbiamo indicato una scelta: per i minori esiste un'unica soluzione e questa è la famiglia. In tanti hanno diritto e bisogno per cui ringrazio chi ha raccolto il nostro appello venendo incontro a un'esigenza di affetto. Il Comune di Arezzo è in prima fila per consolidare questo grande meccanismo umano al quale tengo molto: è in vista un nuovo protocollo, che pensiamo della durata di tre anni, per favorire ancora rapporti di convivenza fatti di valori ed educazione da trasmettere. Queste scelte fanno bene alle famiglie, ai minori e alla comunità. Proprio in merito a quest’ultima, mi preme sottolineare due aspetti: un minore che ha una famiglia viene sottratto a quelle situazioni di promiscuità che rischiano di tradursi, in età adulta, in problemi relazionali o di altro genere. La famiglia si conferma così, nel lungo periodo, una scelta non solo di generosità ma anche di sicurezza sociale. In secondo luogo, prendendo come esempio un minore di un'altra nazionalità dato in affido, questo bambino all’interno di una famiglia sarà portato ad acquisire regole comportamentali e valori culturali che fanno parte del nostro vivere civile. La sua integrazione nel contesto sociale sarà dunque avvantaggiata”.

“AffidAR nasce nel 2013 – ha spiegato Giuliana Aquilanti – per promuovere e sensibilizzare la comunità all’istituto dell’affidamento familiare onde garantire il diritto alla famiglia di ogni bambino e adolescente minore. Per i bambini che hanno genitori per i quali è stata rilevata l'incapacità ad assolvere ai compiti educativi e di crescita, l'istituto da privilegiare è l'affido”.

Obiettivo condiviso: il potenziamento del Centro affidi allo Spazio Famiglia di via Garibaldi grazie alla presenza strutturata e dedicata della figura della psicologa in equipe con il servizio sociale del Comune di Arezzo. Il servizio è aperto ogni martedì, in corrispondenza dell’orario degli uffici comunali ed è un punto di attenzione su questo tema: “le associazioni della rete AffidAr – ha concluso Aquilanti – collaborano con il Centro affidi per una migliore stesura e realizzazione dei progetti di protezione e di tutela dei bambini e degli adolescenti privi, temporaneamente, delle necessarie cure familiari”.

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