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Obbedienza Civile. Mazzei (AIT): "Nuove Acque applica la legge. Utenti non autoriducetevi la bolletta"

"Soltanto il Consiglio di Stato potrà determinare come e se recepire la volontà referendaria riguardante la normativa sull'erogazione del servizio idrico e sulle tariffe". Le parole sono quelle di Alessandro Mazzei, direttore generale di Ait...

"Soltanto il Consiglio di Stato potrà determinare come e se recepire la volontà referendaria riguardante la normativa sull'erogazione del servizio idrico e sulle tariffe".

Le parole sono quelle di Alessandro Mazzei, direttore generale di Ait (Autorità idrica toscana) che oggi ha preso parte insieme ai sindaci del territorio aretino alla riunione della conferenza territoriale. All'attenzione dell'assemblea le modifiche proposte da Nuove Acque alla normativa regionale e riguardanti temi quali morosità degli utenti, allacciamenti, regolamento fognatura e manutenzione.
All'incontro hanno preso parte anche alcuni rappresentanti del Comitato Acqua Pubblica che, in questi giorni, hanno attirato l'attenzione delle cronache locali a causa della vicenda riguardante l'interruzione del servizio idrico a tre famiglie aretine.

MORINI-ato-ait"Siamo qui - spiega Gianfranco Morini - per invitare proporre al territorio e all'Ait di applicare la legge e imporsi affinché Nuove Acque riallacci i contatori delle tre utenze che si trovano senza acqua in casa propria".
Come noto, la vicenda riguarda tre obbedienti civili ovvero, famiglie che hanno scelto di decurtare dalla bolletta il 13 per cento dei costi (cifra pari al capitale di remunerazione abolito con il referendum del 2012).

"Questi non sono morosi - ha ribadito Morini - non lo sono mai stati. Non possono essere trattati come tali. E anche se lo fossero, rimanendo fedeli a quanto sostenuto anche dall'articolo 60 del Collegato ambientale "l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), sentiti gli enti di ambito, assicuri agli utenti domestici del servizio idrico integrato in condizioni economico-sociali disagiate l'accesso a condizioni agevolate alla fornitura della quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Al fine di assicurare la copertura dei conseguenti oneri, si dispone che l'Autorità definisca le necessarie modifiche all'articolazione tariffaria per fasce di consumo o per uso determinando i criteri e le modalità per il riconoscimento delle agevolazioni". Dunque prevedete una diminuzione della fornitura ma non si può accettare il distacco".

E' stato poi a margine della conferenza territoriale che il direttore Mazzei ha commentato con i giornalisti la vicenda dell'interruzione della fornitura idrica alle tre famiglie aretine.

Alessandro Mazzei - Direttore generale AIT Alessandro Mazzei - Direttore generale AIT

"Nuove Acque - ha sottolineato il direttore di Ait - sta applicando la legge. Spetta al Consiglio di Stato capire in che modalità far recepire la volontà referendaria alle normative in vigore. Ad oggi non c'è stato alcun pronunciamento in questo senso quindi non resta altro da fare che attendere. Nel frattempo, il consiglio che voglio dare agli utenti e non di praticare l'autoriduzione della bolletta perché rischiano di passare dalla parte del torto. L'applicazione del referendum è una decisione che spetta solo e unicamente al Consiglio di Stato e, né il gestore, né l'Autorità idrica possono fare niente di più di quello che stanno facendo adesso".

Di seguito riportiamo la nota stampa diffusa da Ait




“Abbiamo recepito un principio fondamentale – ha dichiarato Alessandro Mazzei, direttore dell’Autorità Idrica Toscana – Il distacco dell’acqua per gli utenti morosi deve essere considerata l’ultima spiaggia. E per le utenze deboli, in condizioni di disagio sociale il distacco dell’acqua non deve avvenire. Al suo posto introduciamo le limitazioni del flusso idrico”.

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Si è svolta oggi ad Arezzo la conferenza territoriale per discutere su alcune variazioni al regolamento del servizio di Nuove Acque, adeguate alle linee guida approvate dall’assemblee AIT nel dicembre scorso.
I punti più importanti della riunione, che si è tenuta a porte aperte di fronte al comitato acqua pubblica, riguardano: il deposito cauzionale che rimane pari a due mensilità come attualmente applicato dal gestore e potrà diventare dal 2017 pari a tre mensilità soltanto per i cattivi pagatori (cioè quelli che hanno già ricevuto tre o più solleciti), le perdite occulte – si ricalcola la bolletta con maggiore riduzione per i consumi che superano il consumo storico di quell’utenza, cioè se consumo normalmente 100 metri cubi e a causa di una perdita occulta mi arriva un addebito di 1000 metri cubi, 100 li pago come li pagavo normalmente, da 101 a 1000 pago una tariffa inferiore all’attuale, le morosità – si introduce l’obbligo del sollecito bonario e non facoltativo per il gestore; il gestore non può operare il distacco ma (laddove sia tecnicamente fattibile) limitare il flusso di acqua per almeno 60 giorni prima della risoluzione definitiva del contratto; per le utenze agevolate cioè che hanno un reddito ISEE basso, si fa divieto al gestore di risolvere il contratto, quindi si dovrà fare solo una limitazione del flusso di acqua finché non viene sanata la morosità e punto di consegna e obbligo di allaccio alla fognatura – il punto di consegna è il contatore, cioè il limite della proprietà privata dove di norma si trova il contatore; adesso sono state normate tutte quelle situazioni in cui non è così; inoltre, nelle strade vicinali, anche se private ma ad uso pubblico deve intervenire il gestore e non l’utente.

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La conferenza territoriale ha anche deciso di chiedere a Nuove Acque, tramite l’Autorità Idrica, di interrompere l’applicazione di ogni aumento tariffario in attesa della definitiva delibera dell’assemblea dei sindaci che si terrà orientativamente a giugno.



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