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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Coronavirus, Arezzo si sveglia in "zona rossa". Tanti negozi chiusi dopo il nuovo decreto

Chi resta aperto e chi chiude dopo il decreto legge dell'11 marzo 2020. I nuovi provvedimenti restrittivi annunciati dal premier Conte

Arezzo chiusa per Coronavirus. Da oggi, giovedì 12 marzo 2020, moltissime attività della città rimarranno con le saracinesche abbassate - come ha annunciato nella tarda serata di ieri il premier Giuseppe Conte - fino a mercoledì 25 marzo compreso.

"Sono sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell'ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell'ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purchè sia consentito l'accesso alle sole predetette attività. Sono chiusi indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere garantita in ogni caso la distanza di sicurezza interpersonale di un metro".

Questo è il primo punto dell'Art.1 del terzo decreto emesso dalla Presidenza del consiglio negli ultimi cinque giorni. Misure urgenti e ancor di più stringenti per contenere il contagio, sull'intero territorio nazionale, del Coronavirus.

Coronavirus - Il testo del decreto 11 marzo 2020

Saracinese abbassate: ecco chi

Tutte le attività "non necessarie" da questa mattina sono sospese. Una misura allargata per limitare ancora di più gli spostamenti dalle case, se non per approvigionamenti alimentari, necessità e salute. Tutti i servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, geleterie, pasticcerie dovranno rimanere chiusi. Saracinesche abbassate anche per i settori dei servizi alla persona come parrucchieri, barbieri, estetisti. Il governo ha reso noto che resta consentita la consegna a domicilio. 

Supermercati e farmacie sempre aperti

Le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (farmacie e parafarmacie) non subiranno variazioni di apertura, come già stabilito dai precedenti decreti. Restano aperte anche le edicole, i tabaccai, gli artigiani, gli idraulici e i meccanici. Potranno continuare a lavorare anche le aziende agricole e zootecniche nel rispetto delle norme igeniche sanitarie. Fabbriche e industrie sono invitate a chiudere i reparti non indispensabili.

I servizi di pubblica utilità

Restano garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi, postali e del trasporto pubblico "nonché tutte quelle attività necessarie accessorie rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività". Le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.

"Per quanto riguarda le attività produttive e professionali - ha detto il premier nel suo discorso -, va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, vanno incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti".

Chi resta aperto

Ecco l'elenco completo delle attività che potranno aprirre regolarmente secondo il Dpcm:

  • Ipermercati
  • Supermercati
  • Discount di alimentari
  • Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4), Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici,
  • Farmacie
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie e tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse

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