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Non dimenticare Antonio Nicolò

Ho letto con vivo apprezzamento nell’ultimo numero di Notizie di Storia ( n° 36-ANNO XVIII dicembre 2016 ) l’articolo di Alessandro Garofoli in ricordo di Antonio Nicolò.  La benemerita rivista aretina della Società Storica Aretina presieduta...

Ho letto con vivo apprezzamento nell’ultimo numero di Notizie di Storia ( n° 36-ANNO XVIII dicembre 2016 ) l’articolo di Alessandro Garofoli in ricordo di Antonio Nicolò.

La benemerita rivista aretina della Società Storica Aretina presieduta da Luca Berti ha reso omaggio ad Antonio, all’aclista, al politico, all’intellettuale, con un cammeo di rara sensibilità.

Garofoli ne ha tratteggiato le passioni, le amarezze, il carattere e l’azione, ha ricordato le militanze giovanili nel movimento studentesco, nel GASD, un acronimo che identificava il Gruppo Aretino Studenti Democratici, esperienza di cattolici ascrivibile alla frontiera progressiva in un turbinio di sigle che vedeva il contrasto tra la sinistra frammentata in gruppi e gruppuscoli e il sorgente movimento di Don Giussani. Il GASD fu l’incubatrice positiva di una terza via che porterà a stagioni irripetibili per formazione e militanza nel Movimento Giovanile della Democrazia cristiana e dello stesso partito. Una selezione di classe dirigente e uso termini desueti che seppe interpretare i segni dei tempi.

Antonio Nicolò ha dato un contributo raro di generosità e intelligenza a quel periodo segnato dalla barbarie del terrorismo culminato nella tragedia di Aldo Moro, non un capocorrente, il nostro capocorrente ma un politico intellettuale che lavorava per la democrazia compiuta. Nel suo articolo, Garofoli, con rara efficacia, ha saputo cogliere il momento di rottura che ha tranciato la militanza politica di Antonio nella DC. Nel leggere l’articolo di Notizie di Storia è come se avessi visto il film della nostra vita politica o parte di questa. La straordinaria esperienza nel Grande Partito, nella sinistra democratico cristiana, quando vivevamo di studio e politica, quando all’ultimo piano di Via Cavour sognavamo il mondo nuovo.

Leggendo Notizie di Storia, l’articolo su Antonio, mi sono fermato a pensare, la commozione non ha velato le ragioni di un esempio politico e sociale che, in tempi grami come mi ricorda spesso mia figlia, potrebbero scolorirsi. Antonio è, mi piace pensarlo al presente, un cattolico adulto, tutto intriso di quella sobria eleganza partenopea che ne fa un intellettuale finissimo capace di studiare e approfondire. Le ACLI sono state la sua casa. Aclista a tutti carati, Antonio ha offerto impegno e fedeltà. Oggi mi ritrovo a pensare che riassume integralmente, senza integrismi, la triplice fedeltà aclista alla Chiesa, ai lavoratori, alla democrazia. A quella dottrina sociale cattolica che lui sa coniugare al futuro. Ha rappresentato le ACLI, insieme all’associazionismo aretino, nella battaglia contro tutte le mafie guidata da Don Ciotti. E’ stata la sua ultima azione sociale per ricordare un titolo aclista a lui caro.

Un grazie a Notizie di Storia e alla Società Storica Aretina per il pregevole ricordo di Antonio.

Ora tocca alle ACLI, ne sono certo, dedicargli un segno duraturo che ne fissi la memoria viva.

Non dimenticare Antonio Nicolò.

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