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Manca la fossa per la sepoltura, Neri: "C'è stato un problema legato al mancato rinnovo del contratto della ditta"

Il sindaco di Pergine: "Ci scusiamo, ma riteniamo inopportuno strumentalizzare questi episodi a fini politici"

Prima il funerale, poi l'amara scoperta della mancanza della fossa dove seppellire il defunto. 

L'episodio è avvenuto alle porte di Arezzo, a Ponticino nel comune di Pergine Laterina. L'anziano deceduto era lo zio di Enzo Ghinazzi, noto al grande pubblico come Pupo. 

Muore lo zio di Pupo, ma dopo il funerale manca la fossa per la sepoltura

 

Il sindaco Simona Neri si è subito mossa per capire cosa non avesse funzionato e di chi erano le responsabilità.

La nota dell'amministrazione

"L’amministrazione è la prima a rammaricarsi ed a scusarsi con i familiari del defunto e ad ammettere che si è creato un gravissimo e spiacevolissimo disservizio. Sono state avviate delle verifiche interne dirette ad accertarne la causa e si è appurato che l’ufficio preposto non ha provveduto a conferire specifico incarico esterno per il periodo successivo al 31 dicembre del 2019 (data di scadenza del contratto precedente). Ovviamente l'amministrazione ed il sindaco, in particolare, sono i primi a farsi carico della responsabilità dell'accaduto anche se, in qualità di sindaco, ritengo impossibile verificare, ogni qualvolta si presenti la necessità di inumazione di una salma, che il dipendente abbia inviato correttamente comunicazioni mail o telefoniche per l'attivazione del servizio, a maggior ragione se il servizio si è sempre dimostrato efficiente e si tratti di una attività del tutto ordinaria per il settore tecnico. Nel periodo antecedente all'accaduto ma anche nel recente periodo in cui è stato attivo il contratto con la ditta esterna, non si è mai verificato nessun problema: di conseguenza non si riesce a comprendere il senso dell’affermazione contenuta nel comunicato stampa della lista di minoranza “Futuro Comune” dove, da un lato, si afferma correttamente che il problema si è venuto a creare per un mancato rinnovo del contratto (“Il contratto con la ditta a cui è stato appaltato il servizio di sepoltura era scaduto a fine dicembre e nessuno aveva pensato a rinnovarlo”) e, dall’altro, che il problema è nato invece dall’esternalizzazione del servizio (“L’amministrazione non può pensare di andare avanti continuando a dare in appalto certi servizi”).

Pertanto, non comprendendosi le ragioni di questa evidente contraddizione, viene da pensare che possa essere stata determinata dalla fretta di criticare ad ogni costo, per la necessità di approfittare nel momento per strumentalizzare questi indubbi disservizi a fini politici, quando, invece, proprio il senso di rispetto dovuto ai congiunti ed agli amici del defunto avrebbe suggerito maggiore cautela e moderazione nell’espressione delle legittime critiche a questa amministrazione. Inoltre vorremmo tranquillizzare gli esponenti del gruppo "Futuro Comune", spiegando che comunque non vi e' alcun rischio che una bara debba essere riportata indietro, perché forse i consiglieri non lo sanno, ma esistono appositi spazi cimiteriali per accogliere in sicurezza le salme, in attesa della inumazione.

Questa amministrazione, anche in relazione a quanto accaduto, ribadisce il proprio impegno nell’offrire i migliori servizi alla comunità, pur consapevole che esiste, ci si augura sempre con minore incidenza, l’errore umano dei tecnici comunali e di tutti noi".

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