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Natale di protesta per le Vittime del Salva-banche: "Paracadute Mps? Chiederemo di usufruirne per i ristori"

"Ladri, ladri, ladri". Il coro è quello che questa mattina si è levato lungo Corso Italia che ha accolto l'inaspettata manifestazione dell'associazione Vittime del Salva-Banche. Una cinquantina di persone, poco più, si è messa in marcia nel...

"Ladri, ladri, ladri". Il coro è quello che questa mattina si è levato lungo Corso Italia che ha accolto l'inaspettata manifestazione dell'associazione Vittime del Salva-Banche.

Una cinquantina di persone, poco più, si è messa in marcia nel giorno della Vigilia di Natale per ricordare a tutti gli aretini la loro condizione. Uomini e donne che dal 22 novembre 2015 stanno portando avanti la propria battaglia cercando di recuperare i denari persi con l'applicazione del decreto che ha consentito il salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e Carife. "Abbiamo voluto ricordare a tutti che noi ci siamo - spiega Letizia Giorgianni, presidente dell'associazione Vittime del Salva-Banche - non eravamo molti ma abbiamo attirato l'attenzione su di noi. Per questo dobbiamo ringraziare anche le forze dell'ordine e gli addetti alla sicurezza che hanno capito la situazione e ci hanno accompagnati lungo tutto il tragitto del nostro corteo. Abbiamo camminato lungo Corso Italia e poi siamo arrivati in piazza Sant'Agostino davanti alla sede del Pd. Qui abbiamo avuto un diverbio contro uno dei rappresentanti (almeno lui si è qualificato così) del Partito Democratico. Il tutto perché, a detta sua, uno dei membri dei manifestanti avrebbe stracciato un cartell0ne con informative sul referendum costituzionale. Segnalo l'episodio perché lo trovo davvero surreale. Così come trovo fuori luogo questo attacco da parte di chi rappresenta un partito che non ha affatto tutelato gli interessi degli obbligazionisti delle vecchie Etruria, Marche, CariChieti e Carife". All'indomani dell'approvazione da parte del governo del decreto firmato dal ministro Padoan, e con il quale è stato messo in piedi il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena, ecco che la protesta torna nuovamente a farsi sentire anche lungo le strade e piazze del centro storico di Arezzo. Di fatto il Parlamento ha autorizzato l’aumento fino a 20 miliardi del debito pubblico per salvaguardare la stabilità del sistema bancario italiano, a partire proprio da Banca Mps. Il governo utilizzerà il fondo da 20 miliardi per assicurare "un adeguato livello di liquidità al sistema bancario" e un programma di rafforzamento patrimoniale anche tramite "a sottoscrizione di nuove azioni". Oltre a Mps, il ‘paracadute’ pubblico potrebbe essere esteso a Popolare Vicenza, Veneto Banca, Carige e anche alle quattro bridge bank nate dalla risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara, hanno riferito fonti vicine al dossier. "Lo chiederemo anche noi - ha precisato Letizia Giorgianni - chiederemo che una parte di quei 20 miliardi venga destinata al ristoro degli obbligazionisti azzerati. Tutta questa situazione è davvero assurda. Pensiamo a quanto accaduto un anno fa e al fallimento studiato a tavolino delle quattro banche. Oggi poteva succedere lo stesso con Mps ma tutto questo è stato evitato con un provvedimento creato appositamente per l'occasione. Noi non ci stiamo e chiederemo provvedimenti immediati. Ad oggi, voglio ricordare a tutti, soltanto il 5% degli obbligazionisti vittime del salva-banche è stato rimborsato. Il resto sono solo azzerati".

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