Mps e Banca Etruria, Ghinelli: "Scrivo a Mattarella, sostengo emendamento al Salva-risparmio"

E' il tema degli obbligazionisti subordinati a tenere banco con la giunta praticamente al completo per la conferenza stampa di fine anno del Comune di Arezzo, al tavolo accanto al sindaco Ghinelli manca solo l'assessore Sacchetti per un impegno inderogabile.

Ed è proprio il primo cittadino ad aprire le danze ribattendo fortemente sulla disparità di trattamento degli obbligazionisti subordinati di Banca Etruria e del Monte dei Paschi di Siena:

"L'anno è cominciato male con il decreto salva-banche, applaudito da molti parlamentari aretini come fosse la panacea di tutti i mali di Banca Etruria, ma che in realtà ha affossato Banca Etruria e ha reso carta straccia tante subordinate dei risparmiatori aretini. Lo chiudiamo con l'amaro in bocca, perché dopo un anno stesso capo dello stato, stesso ministro, premier in perfetta continuità con Renzi, vara un provvedimento da 20 miliardi di euro per salvare il Monte dei Paschi di Siena, il che va benissimo, essendo il terzo gruppo bancario italiano ci mancherebbe che fosse lasciato a se stesso, ma viene salvato con i soldi degli italiani dopo che l'aumento di capitale è fallito e soprattutto c'è una clausola che prevede la riconversione delle subordinate in azioni ordinarie senza perdita di valore. Ho protestato, ho sentito che ha protestato anche il Vescovo, almeno siamo in due a protestare perché non è accettabile un trattamento così diverso per due città così vicine come Arezzo e Siena. Fermo restando che salvare il Ponte dei Paschi va bene, che si faccia in modo che quelle clausole valgano anche per Arezzo, credo che ci sia un emendamento al provvedimento allo studio, ma se questo non avesse un seguito oppure se avrà bisogno di un sostegno sono pronto a scrivere a Mattarella per chiedere di trovare il modo perché il ministro per l'economia ristori anche gli obbligazionisti aretini."

Le altre istituzioni aretine si aspetta che aderiscano a questo appello?

"Non lo so io vedo che tutte le volte che si cerca di allargare il consenso nascono i distinguo quindi si perde di incisività, io scriverò, chi vorrà sottoscrivere chi vuole scrivere con me è ben accetto, se si vuole cambiare le virgole dico di no sennò si annacqua il brodo e si allungano i tempi. Vedo che coloro che sono più legati al Partito Democratico non hanno il coraggio di scrivere al loro ministro dicendogli in sostanza che è un dilettante."

Il tema potrebbe andare in consiglio comunale:

"Potrebbe essere, se sarà necessario, con una mozione da votare all'unanimità nel consiglio comunale che stiamo organizzando per il 23 gennaio, ma spero che per quella data i problemi siano già risolti."