rotate-mobile
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

"Mi ha insegnato a fare la mamma affidataria", la storia di Benedetta e della sua famiglia

"Essere genitore affidatario comporta sentirsi un numero di responsabilità importante. Essere genitore in generale comporta sentirsi un numero di responsabilità importante". Benedetta ha 44 anni. E' mamma di un adolescente, di una bimba di tre...

"Essere genitore affidatario comporta sentirsi un numero di responsabilità importante. Essere genitore in generale comporta sentirsi un numero di responsabilità importante".

Benedetta ha 44 anni. E' mamma di un adolescente, di una bimba di tre anni e da sette anni è la mamma anche di una bimba che biologicamente non è sua.

La storia è quella di una normale famiglia di Arezzo. Una mamma, un babbo e tre figli. Una famiglia che vive la propria quotidianità comunemente. Compiti, scuola, impegni pomeridiani, vacanze e cene casalinghe. Ma allo stesso tempo quella di Benedetta è una famiglia unica nel suo genere perché ha fatto la scelta di accogliere in casa propria una bimba in affido.

"Lei è arrivata con noi - spiega Benedetta - quando aveva due anni e mezzo. Io e mio marito dopo aver avuto il primo figlio avevamo presentato domanda per avviare le procedure di adozione. Abbiamo sempre sognato una famiglia numerosa. E quindi abbiamo optato per questa possibilità. Un bel giorno ci ha chiamato il tribunale dei minori. Il giudice, chissà come, ci ha proposto un abbinamento per un affido. Ricordo bene che chiese espressamente di una coppia della provincia di Arezzo perché allora, come oggi, il sistema di affidi qui più che altrove ha una storia ed un'organizzazione ben precisa. Da quel giorno la nostra vita è cambiata per sempre".

Attualmente sono 29 le famiglie della provincia di Arezzo che si sono messe a disposizione per attivare il percorso di genitori affidatari.

A tenere le fila di tutta la rete c'è il coordinamento AffidAR, nato nel 2013 per promuovere e sensibilizzare la comunità all’istituto dell’affidamento familiare onde garantire il diritto alla famiglia di ogni bambino e adolescente minore.

Obiettivo condiviso: il potenziamento del Centro affidi allo Spazio Famiglia di via Garibaldi grazie alla presenza strutturata e dedicata della figura della psicologa in equipe con il servizio sociale del Comune di Arezzo. Il servizio è aperto ogni martedì, in corrispondenza dell’orario degli uffici comunali ed è un punto di attenzione su questo tema: “le associazioni della rete AffidAr – ha sottolineato Giuliana Aquilanti capofila di AffiAR– collaborano con il Centro affidi per una migliore stesura e realizzazione dei progetti di protezione e di tutela dei bambini e degli adolescenti privi, temporaneamente, delle necessarie cure familiari”.

Ecco come diventare genitori affidatari

Video popolari

"Mi ha insegnato a fare la mamma affidataria", la storia di Benedetta e della sua famiglia

ArezzoNotizie è in caricamento