rotate-mobile
Attualità

Meno di un ettaro, tante uve e un unico vino. Alla ricerca del concerto perfetto

“Campanello rotto. Urlare 'dlin dlon' molto forte”. Non ci sono indicazioni né insegne alla porta dell’azienda agricola di Giancarlo Casini, solo un simpatico cartello che riassume molto bene il clima di genuinità che si respira all’interno. La...

“Campanello rotto. Urlare 'dlin dlon' molto forte”. Non ci sono indicazioni né insegne alla porta dell’azienda agricola di Giancarlo Casini, solo un simpatico cartello che riassume molto bene il clima di genuinità che si respira all’interno.

La cantina si trova fuori Arezzo, sulla strada per il piccolo centro abitato di Antria. “E’ semplice da trovare se segue le mie indicazioni. Se si affida al navigatore la porterà da tutt’altra parte”. In effetti le coordinate sono chiare: venendo dalla Catona, bisogna attraversare Ca’ de Cio e girare a destra verso Antria. Dopo quattrocento metri sulla sinistra c’è un’unica via asfaltata con una costruzione gialla. Quella è la cantina. Per le vigne basta attraversare la strada.

giancarlo-casini1Giancarlo Casini, vignaiolo e proprietario, ha acquistato quel pezzo di terra nel 2004. Dopo aver lavorato per anni come perito agrario in aziende grandi e piccole della Toscana – fino ad arrivare ad una prestigiosa realtà di Montalcino – , ha deciso di provare a fare vino per conto suo. In realtà lo ha deciso per tre volte ma i primi due tentativi, sebbene con buoni risultati da un punto di vista qualitativo, non sono andati a buon fine: il vino non è mai stato imbottigliato.

Poi è arrivata l’opportunità di quel piccolo fazzoletto di terra ai piedi di Arezzo: l’esposizione molto buona, la composizione della terra interessante, una ventilazione costante. Neanche un ettaro. Precisamente 8.600 metri quadrati per liberare la sua genialità in vigna.

gincarlo-casini2Giancarlo mostra orgoglioso grappoli di barsaglina che si alternano a quelli di sagrantino, grechetto e qualche chicco di vermentino. “Poi c’è il canaiolo – spiega – . Questo deriva da un’uva locale mentre questo è a raspo rosso, una varietà chiantigiana, nota la differenza?”. Capisco in quel momento che non mi trovo in una vigna ma in mezzo ad un’orchestra su un palcoscenico fatto di foglie. Ai piedi il fango ma nell’aria il profumo fresco della natura.

Giancarlo sa riconoscere ogni dettaglio, spiega con sapienza ogni sua tecnica, ogni studio, ogni soluzione che è riuscito a trovare. Lui stesso applica gli innesti, sceglie i 4/5 differenti periodi di vendemmia delle varie uve, studia la più opportuna distanza fra i filari. Ha accordato, negli anni, i vari strumenti. Il suo obiettivo è fare il concerto perfetto.

Produce un solo vino, il Panaccio, dal nome della zona. E’ composto da foglia tonda, per la percentuale più alta; poi barsaglina, canaiolo “panaccio”, canaiolo chiantigiano e sagrantino. Ogni uva viene vinificata separatamente, e solo quando il risultato è raggiunto viene blendata con le altre. Il vino che ne risulta è affinato in barrique e tonneau di secondo e terzo passaggio per circa 12 mesi, per un altro anno in acciaio o cemento e poi viene lasciato riposare in vetro. Una sorprendente melodia.

panaccio“A volte mi contestano che il vino di quest’anno è diverso da quello dell’anno scorso. Che, a sua volta, era differente dal precedente. E io rispondo: ‘E meno male!’. Non esiste una stagione uguale a un'altra e un prodotto che sia genuino e naturale non può essere sempre uguale. Capisco che il mio esperimento sia complesso: non è semplice armonizzare tante uve così diverse. Ma io voglio portare sulla tavola un prodotto unico. Questa è la mia passione, è la mia sfida. Le bottiglie di Panaccio non hanno neppure la retro etichetta: le informazioni fondamentali ci sono tutte, mi sembra inutile riservare altro spazio per raccontare chissà quali storie. Questo è il mio vino. Alla gente dico: ‘Provatelo. Spero tanto che vi piaccia’”.

Indirizzo: Loc. Antria, 64/Q 52100 Arezzo

E-mail: casinigiancarlo@gmail.com

Vini rossi: Panaccio

Prossimo appuntamento: i giorni del vino il 13 settembre. Giancarlo Casini accompagnerà tutti coloro che saranno interessati, alla visita della vigna e della cantina spiegando tecniche e processi. Gli ospiti potranno degustare il vino direttamente in azienda. Quota di partecipazione 5 €

@CalcagnoChiara

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Meno di un ettaro, tante uve e un unico vino. Alla ricerca del concerto perfetto

ArezzoNotizie è in caricamento