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Meningite e vaccini: centinaia di richieste tra Arezzo e Valdarno. Asl: "Unico antidoto per prevenzione"

L'ultimo caso di meningite è quello che ha colpito una bambina di 11 anni residente nell'alto Casentino. Meningite da pneumococco. Non virale e soprattutto non contagiosa. In questo caso infatti la patologia, come spiegato dalla Asl stessa...

L'ultimo caso di meningite è quello che ha colpito una bambina di 11 anni residente nell'alto Casentino.

Meningite da pneumococco. Non virale e soprattutto non contagiosa.

In questo caso infatti la patologia, come spiegato dalla Asl stessa, riguarda solo il paziente e non ha conseguenze su familiari o altre persone che hanno avuto contatti con il malato.

Anche per chi, come nel caso della piccola casentinese, contrae questo tipo di infiammazione delle meningi non è necessario ricorrere alla profilassi ma ad un ciclo di antibiotico. “Le forme di meningite di questo tipo – spiega la dottoressa Maria Teresa Maurello, dirigente della sezione igiene e sanità pubblica della Asl Toscana Sud Est – non prevedono alcun tipo di profilassi se non una più semplice cura con antibiotico. E inoltre non sono forme virali che possono essere contagiose per altre persone. Più semplicemente, la bambina potrebbe aver contratto lo pneumococco e riportato un'otite, una forma di sinusite oppure una semplice infiammazione alla gola. Successivamente il batterio ha creato una infiammazione alle meningi. La forma più efficace per curare questi episodi? La vaccinazione. Per i bambini questa tipologia di prevenzione medica è prevista già nel primo anno di età. Si tratta di un vaccino unico che non deve essere ripetuto in età adulta e che consente una copertura a vita”. Lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è l’agente più comune di malattia batterica invasiva e si trasmette per via respiratoria; lo stato di portatore è assolutamente comune (5-70% della popolazione adulta). Esistono più di 90 tipi diversi di pneumococco.

L’azienda sanitaria Usl Toscana Sud Est rinnova l’appello alle vaccinazioni raccomandate dal calendario della regione Toscana. Per ulteriori informazioni le famiglie si devono rivolgere al pediatra che ha in carico il bambino.

“C'è molta sensibilità per questo tema – spiega ancora la dottoressa Maurello – la Regione Toscana ha lanciato un ulteriore appello affinché i cittadini continuino a vaccinarsi. Ad Arezzo e nel Valdarno sono ancora numerosi coloro che richiedono l'iniezione anche contro il meningococco. Negli ultimi mesi, stando ai dati riscontrati direttamente dagli ambulatori e attraverso le informazioni forniteci dai medici di famiglia, sono stati centinaia coloro che hanno scelto di sottoporsi a vaccinazione. Al momento è la migliore forma di prevenzione”.

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