“La legge sul diritto alla continuità affettiva, attesa da anni, è stata definitivamente approvata ieri, nell'ultimo passaggio alla Camera.” Lo annuncia la senatrice del Pd Donella Mattesini, capogruppo Pd in commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza e cofirmataria della legge che il Senato aveva già approvato nel mese di marzo.

“La continuità affettiva – spiega Mattesini - diventa quindi "categoria giuridica”, ed è questo un fatto di straordinaria portata perchè la "relazione affettiva" è per i minori, insieme al bisogno educativo, un bisogno primario, ed invece oggi proprio l'assenza di cura affettiva ed educativa è la motivazione più ricorrente nei casi di allontanamento dei bambini dalla famiglia di origine. E' scientificamente dimostrato che l'assenza degli affetti sia caso di strutturazione di disagi che poi nel tempo diventano vere e proprie patologie. La promozione della salute dei bambini ed adolescenti, nonché la formazione dei genitori, dovrebbe essere e deve rappresentare una delle scelte strategiche, anche dal punto di vista della crescita delle nostre comunità. Questa legge mette al centro il diritto dei bambini alla integrità della propria storia ed a vivere una vita serena con coloro che li hanno aiutati a crescere superando momenti difficili. Mai più bambini che si vedono sparire nel nulla dopo aver loro rimboccato le coperte sino alla sera prima, mai più bambini in comunità prima dell'adozione per "sterilizzzare gli affetti". Questa legge è un chiaro riconoscimento a tutti coloro che con straordinaria generosità hanno aiutato a crescere ed a superare gli ostacoli della vita.”

“La sfida adesso - conclude Mattesini - è quella di rafforzare il sostegno alle famiglie affidatarie, anche in termini di servizi ed attività nei territori, allo scopo di evitare che ci siano fallimenti, perchè i fallimenti sono causa di incancellabile dolore e sconfitta per il minore, ma anche per la famiglia affidataria, fenomeno quello dei fallimenti, che è invece in crescita sia negli affidi che nelle adozioni. L'affidamento e l'adozione vanno incentivati e sostenuti perchè sono ancora troppi i minori presenti in comunità (sono più del 60% di quelli fuori famiglia) , e per quanto le comunità possano essere ottime non potrà mai esserci il calore, la relazione affettiva di una famiglia.”