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Acquedotto vasariano, inaugurazione rinviata per maltempo. Sì della Soprintendenza all'illuminazione

"Date le condizioni meteorologiche di questi giorni, gli eventi in programma per l'inaugurazione del restauro dell'Acquedotto Vasariano previsti per domenica 17 dicembre a partire dalle ore 11,00 presso gli Archi di Via Tarlati prima e il Palazzo...

"Date le condizioni meteorologiche di questi giorni, gli eventi in programma per l'inaugurazione del restauro dell'Acquedotto Vasariano previsti per domenica 17 dicembre a partire dalle ore 11,00 presso gli Archi di Via Tarlati prima e il Palazzo di Fratrnita a seguire, vengono rinviati ed aggiornati ad altra data". E' stato il Comune ad annunciare il rinvio dell'inaugurazione dell'acquedotto vasariano. I lavori di restauro sono terminati, l'acqua è pronta a scorrere, ma le condizioni meteo hanno fatto slittare i festeggiamenti.
Intanto solo tre giorni fa la Soprintendenza ha dato un parere positivo ad un importante progetto che riguarda gli archi: quello d'illuminazione. Così l'imponente opera idralulica che caratterizza la parte a nord della città, potrà essere valorizzata ancora di più e diventerà un suggestivo scenario delle notti aretine.
"Per ammirarla meglio - ha annunciato il primo rettore Pierluigi Rossi - sarà anche realizzato un camminamento ai lati degli archi in modo che aretini e turisti possano apprezzarli da vicino". I soldi investiti nel restauro sono stati 300mila euro "ma siamo riusciti a risparmiare rispetto a quanto previsto inizialmente - aveva spiegato ad Arezzo Notizie il primo rettore - e così con quei soldi abbiamo pensato a realizzare l'illuminazione".

"Domani, domenica 17 dicembre, il Palazzo di Fraternita sarà comunque aperto con ingresso gratuito dalle ore 16,00 all ore 19,00 per la visita del Palazzo e della Sala dedicata alla storia dell'Acquedotto - spiega ancora il Comune in una nota - dove, insieme al grandioso dipinto di Giovan Battista Girelli che descrive l'intero sistema idraulico del Vasariano, saranno esposti deliberazioni storiche del Magistrato di Fraternita, planimetrie e cartografie antiche relative all'opera".

Si tratta del primo dei 13 dipinti che saranno riportati in Fraternita. Fino a pochi giorni fa si trovava presso il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo.

(nelle immagini la sala e l'arrivo del dipinto)



"Si tratta di un olio su tela di Giovan Battista Girelli, pittura commissionata dalla Fraternita nel 1683 e rappresentante la Collina di San Fabiano e il paesaggio attorno della campagna aretina a nord della città, con evidente presenza degli Archi Vasariani", spiega il primo rettore Pier Luigi Rossi.

Nella sala ci sono anche documenti, carte e progetti attraverso i quali viene ricostruita la storia dell'acquedotto. Mostrano il percorso dal piano di Cognaia al centro di Arezzo.

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