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Lottizzo la Badiola, botta e risposta Comune-opposizione

“Ritengo che sbagli l’opposizione a strumentalizzare il disagio delle persone e ad approcciarsi in maniera semplicistica a problemi complessi, perché i cittadini vanno sostenuti nella correttezza dei contenuti trasmettendogli i reali margini di...

“Ritengo che sbagli l’opposizione a strumentalizzare il disagio delle persone e ad approcciarsi in maniera semplicistica a problemi complessi, perché i cittadini vanno sostenuti nella correttezza dei contenuti trasmettendogli i reali margini di azione che ha l’amministrazione”. Interviene così il Sindaco, Sergio Chienni, in merito alle ultime difficoltà che stanno coinvolgendo i cittadini del piano di recupero Santa Maria.

“La prima considerazione – dice il primo cittadino – è che abbiamo inserito nel nostro programma elettorale la presa in carico dei lottizzi e siamo già a buon punto. Infatti, nonostante le complessità da affrontare, abbiamo già interamente preso in carico il lottizzo Paperina nel capoluogo e il lottizzo Melograno alle Ville. Si tratta di provvedimenti che riguardano più di mille cittadini, alcuni dei quali attendevano una soluzione in tal senso addirittura dagli anni ‘90. Questo a testimonianza dell’impegno riversato sull’attuazione del programma, inclusa questa materia. Un impegno fattivo che contraddice quanto sostenuto dall’opposizione”.

Entrando più nello speci co del caso Badiola il Sindaco spiega che “il lottizzo non ha illuminazione pubblica perché l’impresa che ne detiene il possesso non ha pagato le ultime bollette di fornitura dell’energia elettrica. È sbagliato sostenere che gli uf ci comunali non controllano perché gli stessi non hanno possibilità di visionare i rapporti contrattuali e lo stato dei pagamenti intercorrenti tra il sogget- to che eroga l’energia elettrica e l’impresa appaltatrice. Appare chiaro quindi che il Comune viene a conoscenza del fatto solo successivamente a quando la corrente è stata sospesa e ne approfondisce le cause chiedendo all’impresa appaltatrice le ragioni della mancata illuminazione”.

“Tra l’altro –afferma – in questa circostanza l’impresa appaltatrice in un primo momento aveva comu- nicato che il motivo della sospensione era dovuto ad una mancata consegna di un’autorizzazione da parte della stessa e solo successivamente ha riferito che si trattava invece di un mancato pagamento”. Altra questione è quella legata all’escussione della deiussione. “È bene precisare che la deiussione a cui fa riferimento l’opposizione non riguarda le opere di urbanizzazione primaria, oggetto dei proble- mi in essere (strade, parcheggi ecc.), ma di urbanizzazione secondaria (un edi cio pubblico). La ditta appaltatrice secondo la convenzione sottoscritta in riferimento alla lottizzazione doveva realizzare un edi cio pubblico entro il 2011. Al 2014 – dice il Sindaco – la costruzione di tale edi cio non era nean- che iniziata. A fronte di una così palese inadempienza contrattuale il dirigente comunale non poteva che escutere la deiussione sottoscritta dalla ditta a garanzia della realizzazione dell’opera, cosa che ha fatto”.

“Leali all’impegno che ci siamo presi, nell’ambito e nei limiti delle convenzioni sottoscritte – conclude Sergio Chienni – continuiamo anche in questa circostanza ad assumerci le responsabilità e a lavorare per dare supporto ai cittadini”.

La risposta di Terranuova in Comune

Ci fa piacere che il sindaco torni all'impegno sul lottizzo la Badiola soltanto dopo l'intervento di Terranuova in Comune. Non possiamo tuttavia ignorare che questa vicenda si porti avanti da più di 13 anni. Niente al momento è stato fatto dall'attuale sindaco. Niente l'attuale sindaco ha fatto quando e' stato assessore all'Urbanistica con competenze dirette, tantomeno quando è stato capogruppo di maggioranza. Non è degno di nota, a nostro giudizio, che il Comune di Terranuova abbia preso in carico alcuni lottizzi abitativi, perché ciò dovrebbe essere la regola e non l'eccezione. Per il lottizzo della Badiola si tratta di una situazione complicata, ma amplificata anche dalla decisione dell'attuale amministrazione comunale di riscuotere dalla azienda appaltatrice la fideiussione secondaria di 850mila euro, 750mila dei quali, lo ricordiamo, serviti per finanziare la ex scuola delle Ville. Una scelta sbagliata perché il Comune avrebbe dovuto impegnarsi per la conclusione delle opere primarie: strade, fognature, illuminazione. Al lottizzo oggi ci sono condizioni di possibile pericolo per la sicurezza urbana, decoro, igiene pubblica. Condizioni per le quali il sindaco avrebbe il potere di intervento. La buona amministrazione si realizza rispondendo alle priorità dei cittadini. Il ruolo dell'opposizione è quello di vigilare e di controllare l'operato del Comune. Questa si chiama democrazia. Se cercare di migliorare la qualità della vita di 75 famiglie del lottizzo significa per il sindaco strumentalizzare le questioni, può tenersi tranquillamente questa opinione.

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