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Lfi e Provincia, l'appello di Ceccarelli: "Si può tornare indietro, lo auspico. Ferroviaria asset aretino importante"

"La Regione è il soggetto proprietario della ferrovia ed ha appena rinnovato il contratto alla Ferroviaria, siamo addirittura ad una crisi di crescita, siamo arrivati con l'apporto della Regione a un accordo che la porterà nella rete nazionale con...

"La Regione è il soggetto proprietario della ferrovia ed ha appena rinnovato il contratto alla Ferroviaria, siamo addirittura ad una crisi di crescita, siamo arrivati con l'apporto della Regione a un accordo che la porterà nella rete nazionale con il servizio fino a Firenze."

L'assessore ai trasporti della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli non ha dubbi sul valore di Lfi e parla con cognizione di causa visti gli anni passati a fare il presidente della Provincia di Arezzo (dal 1999 al 2009). Quell'amministrazione che adesso è in causa con Lfi, vuole vendere le sue quote di partecipazione nella Ferroviaria ed uscire, dopo che ha dichiarato non strategico il mantenimento di questa compartecipazione societaria e ha messo in vendita le sue azioni. Nessuno per adesso le ha richieste e quindi le due parti sono finite in tribunale.

Le dichiarazioni di Ceccarelli arrivano all'indomani dei numeri snocciolati dal socio aretino Luigi Vignaroli, che ripercorrendo le tappe ha dimostrato come la Provincia abbia già guadagnato oltre 4 milioni di euro per la vendita di una parte del pacchetto azionario in Lfi avvenuta nel 2002.

"Posso confermare, perché quando noi vendemmo una parte delle azioni, garantendo comunque al pubblico di rimanere in maggioranza, riscuotemmo 9 milioni di euro che usammo per fare investimenti importanti. Certo mi preoccupo di questa situazione e dei possibili sviluppi perché Lfi è un'azienda che rappresenta un asset per questo territorio, è aretina, a maggioranza pubblica con una componente privata e una delle poche in Italia che ha la licenza per il trasporto ferroviario, potrà giocare le sue carte nei prossimi bandi. L'auspicio è che tutti possano afre una riflessione assieme, se la decisione fosse quella di rinunciare alla maggioranza pubblica, anche altri potrebbero farle, io auspico invece che si possa mantenere, credo che ci sia bisogno da parte di tutto di un ripensamento, trovando un meccanismo giuridico adeguato.

E le preoccupazioni sul mantenimento dei servizi?

"Vorrei fare una precisazione i servizi saranno comunque mantenuti, da un soggetto piuttosto che da un altro, lo posso assicurare. L'auspicio è che lo faccia Lfi che sta garantendo delle ottime performance."

In definitiva la possibilità di tornare indietro ci sarebbe, se fosse ritirata l'istanza in tribunale da parte della Provincia che dovrebbe anche tornare ad inserire questa sua partecipazione societaria come strategica, così da mettersi al riparo dalla legge Madia, come hanno fatto gli altri enti pubblici su tutta una serie di società.

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