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Legambiente e i lavori stradali a nord di Arezzo: "E' il completamento della tangenziale, serve valutazione dell'impatto ambientale"

I lavori allo stradone di Ca'de Cio come "primo stralcio della chiusura a nord della circonvallazione urbana, in una delle zone periferiche di maggior pregio ambientale e paesaggistico di Arezzo". Legambiente Arezzo interviene sui lavori che...

I lavori allo stradone di Ca'de Cio come "primo stralcio della chiusura a nord della circonvallazione urbana, in una delle zone periferiche di maggior pregio ambientale e paesaggistico di Arezzo". Legambiente Arezzo interviene sui lavori che "trasformeranno sostanzialmente la nostra città", con una nota pungente, nella quale chiede all'amministrazione comunale risposte in merito all'impatto ambientale dell'opera.

Parla di un intervento "che non nasce per risolvere i problemi di una viabilità secondaria, lo stradone di Ca’ de Cio, come era stato illustrato nella documentazione presentata ad ottobre, ma piuttosto per dare inizio alla realizzazione del completamento della tangenziale di Arezzo".

Legambiente esprime forte preoccupazione per la scelta di progettare ed attuare ‘a pezzetti’ un intervento così determinante per il futuro della città e non attraverso una progettazione e un disegno complessivo, che spieghi chiaramente alla cittadinanza e a tutti i soggetti interessati l’intero tracciato dell’opera, permettendo di analizzarne e valutarne realmente benefici, ricadute ma anche impatti.

Crediamo che questa sia una forte criticità, anche alla luce della scelta di non sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale questo primo stralcio che collegherà la SS71 a via Bonconte da Montefeltro: è evidente che l’impatto ambientale dell’intera opera di chiusura dell’anello a Nord non può essere lo stesso di 750 metri di strada realizzata con questo primo intervento.

È altrettanto evidente che a questo primo stralcio ne seguiranno altri e quindi che la valutazione dell’impatto dell’intera opera è un atto necessario e indispensabile.

La cosa che più ci preoccupa è la leggerezza con cui si decide di tracciare questa nuova strada in un’area a destinazione agricola, prevedendo anche una variante al regolamento urbanistico. Costruire una nuova strada così distante dal perimetro urbano esistente rischia di tracciare, di fatto, un nuovo confine della città, dentro al quale aree oggi agricole e di grande valore paesaggistico diventerebbero terreni appetibili per nuova edificazione, trasformando definitivamente tutta l’area Nord di Arezzo.

Legambiente chiede all’amministrazione comunale di aprire un confronto ampio ed approfondito su questo intervento e di sospendere la realizzazione del primo stralcio prevista nei prossimi mesi.

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