rotate-mobile
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Le grandi bollicine? In provincia di Arezzo. Il sogno (rosato) di Ferragamo è realtà

Una sfida caparbia, un sogno avverato. Quello di produrre spumante metodo classico con vitigni autoctoni in una zona che, tradizionalmente, è riservata ai grandi rossi fermi. Felice di stupire, l'ultimo nato in casa Il Borro - tenuta nel Valdarno...

Una sfida caparbia, un sogno avverato. Quello di produrre spumante metodo classico con vitigni autoctoni in una zona che, tradizionalmente, è riservata ai grandi rossi fermi. Felice di stupire, l'ultimo nato in casa Il Borro - tenuta nel Valdarno Superiore della famiglia Ferragamo - è infatti una bollicina rosata: Bolle di Borro, un vino spumante biologico, che, caso unico tra quelli della zona, matura ben 48 mesi sui lieviti.

Ferruccio Salvatore e Vittoria Ferragamo

Una conquista della pazienza, come racconta Salvatore Ferragamo, nel giorno della presentazione al Tuscan Bistrot di Firenze, assieme al padre Ferruccio e alla sorella Vittoria. Dalla vendemmia all'apertura della prima bottiglia sono infatti trascorsi 5 lunghi anni. Così è stato modellato questo prodotto, ultimogenito della famiglia, nato della passione amorevole per una terra generosa. Al Vinitaly 2016 è stata presentata la prima annata prodotta, il 2011. Serie limitata: appena 6mila bottiglie.

Ferruccio e Salvatore Ferragamo

Per la descrizione tecnica meglio lasciar parola a Luca Martini, sommelier aretino campione del mondo 2013:

Bolle di Borro si presenta con un “colore rosa buccia di cipolla, rosa antico vivo e brillante con delle bollicine fini e persistenti che denotano la lunga permanenza sui lieviti e la grande qualità. Naso dritto e lineare, un frutto fresco e croccante, piccoli frutti rossi si vanno a fondere su note di boisé. Scorza di agrumi canditi sul finale. La bocca è secca e di grande fattura. Una media avvolgenza, lascia spazio a freschezza e sapidità che insieme donano lunghezza gustativa con ricordi di piccoli frutti rossi e agrumi canditi. Piacevolezza e pulizia, rendono il vino affascinante.

L'avventura bio: orto, api e galline oltre al vino

orto-borro

E l'avventura bio del Borro, affiliato Relais & Chateaux, si completa con un progetto ambizioso partito nel 2014: l’Orto del Borro. Un ettaro a conduzione biologica, coltivato con soli ortaggi di stagione. Dall’orto alla cucina, dalla terra alla tavola, una filiera brevissima fino alla trasformazione nei piatti proposti dallo chef Andrea Campani. Non solo, i prodotti dell'orto possono anche essere consegnati a domicilio ai clienti che vivono in Toscana. Si allarga inoltre la proposta di miele. Prodotto grazie all'arrivo delle api nel 2014 (al Borro sono state allocate 30 arnie), il primo miele ad essere stato prodotto è stato il millefiori, ma presto si aggiungeranno quello di acacia, di lavanda e di grano saraceno. Infine, 200 galline, arrivate lo scorso anno, garantiscono la produzione di uova bio.

@MattiaCialini

Video popolari

Le grandi bollicine? In provincia di Arezzo. Il sogno (rosato) di Ferragamo è realtà

ArezzoNotizie è in caricamento