L’arcivescovo Vincenzo Paglia, ad Arezzo, per presentare 'Amoris laetitia'

Più volte il suo intervento, durato quasi due ore, è stato interrotto e sottolineato dagli applausi dei presenti: applausi rivolti particolarmente al Santo Padre per la chiarezza estrema, la nitidezza e la grande apertura del documento.

“Apriamo le nostre case, facciamo sì che le nostre famiglie siano sempre aperte luogo di apertura all’altro, che il nostro cuore sappia sempre vivere la famiglia. Perché l’annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia”, ha sottolineato più volte l’arcivescovo Paglia.

Un incontro inserito nel Festival della comunicazione che la Diocesi ospita dal 1 all’8 maggio, in collaborazione con la grande Famiglia Paolina, perché - come ha sottolineato l’arcivescovo Riccardo Fontana - “la famiglia è il luogo privilegiato della comunicazione. Se non c’è scambio dialettico in famiglia, se non ci si ascolta l’un l’altro, niente è possibile. E se non si impara a farlo in famiglia, riesce difficile impararlo altrove” e che è stato anticipato da tre testimonianze (una coppia di fidanzati, di genitori con figli e una di nonni) ed intervallato dalla suggestione di alcuni canti proposti dal coro gospel Ben Josef, diretti dal maestro Maurizio Gatteschi.

Mons. Paglia ha presieduto anche la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di san Francesco, per l’occasione in diretta televisiva su Retequattro e, successivamente, assieme all’arcivescovo Fontana, ha ufficialmente inaugurato, nei locali della Basilica, la c.d. Sala delle Volte, luogo deputato ad essere punto di incontro e di riferimento per la Pastorale familiare diocesana.