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La triste realtà di vicolo di Capitan Ardelli: "E' un gabinetto a cielo aperto". Residenti esasperati

"Vicolo di Capitan Ardelli è un wc pubblico non autorizzato, qui sembra che ci venga a orinare tutta Arezzo, come se fosse una moda". Si sfoga così una giovane residente della zona che ogni giorno e ogni sera vede con gli occhi e sente con il...

"Vicolo di Capitan Ardelli è un wc pubblico non autorizzato, qui sembra che ci venga a orinare tutta Arezzo, come se fosse una moda".

Si sfoga così una giovane residente della zona che ogni giorno e ogni sera vede con gli occhi e sente con il naso la triste realtà del vicolo, che collega via Oberdan a via De Mannini. La foto scattata nella notte tra sabato e domenica è evidente, dietro al piccolo cantiere, c'è una pozza, ma non è di acqua da qui non si può sentire l'odore "ma è nauseabondo, insopportabile e non se ne va via più, nonostante gli operatori delle pulizie stradali ci passino con l'idrante due o tre volte alla settimana."

vicolo-capitan-ardelligiornoNon si scopre niente di nuovo, ma si racconta come il fenomeno non sia migliorato e che mostra il peggio lato di sé anche alla luce del sole, quando accanto ai segni delle urine ci sono anche quelli dei sacchi dell'immondizia sparsi ovunque, (foto di ieri mattina) oppure quelli di un frigorifero e di altri oggetti ingombranti come fosse una discarica come avvenuto alcuni mesi fa. vicolo-capitan-ardelli-discarica "E non si pensi di dare la colpa a qualche tossico, qui ci vengono i ragazzi ben vestiti, c'è confusione ad ogni ora, nei giorni del Saracino forse un po' di più di movimento, ma in realtà dura tutto l'anno." Insomma non è la solita storia dei tossici di Sant'Agostino. "Abbiamo fatto varie segnalazioni in Comune sia prima che adesso, ma per ora il problema non è risolto, eppure siamo a cinquanta metri da corso Italia, dalle splendide vetrine con oggetti di lusso e luccicanti, sarebbe anche un vicolo suggestivo per le foto dei turisti, ma invece è uno degli angoli del degrado del centro storico, uno degli angoli abbandonati. Qualche piccolo miglioramento lo abbiamo notato con l'apertura di due locali che fungono un po' da deterrente, ma non basta."

"Noi siamo convinti che basterebbe poco - commenta la cittadina della zona - anche una pattuglia a piedi dei vigili urbani, ogni tanto, che chieda i documenti d'identità magari, così da far sentire la presenza ed il controllo del territorio. Poi sicuramente sarebbe necessario investire in un sistema di bagni pubblici più efficiente e nella sensibilità dei commercianti perché possano essere sentinelle e facilitatori di un comportamento più decoroso dei ragazzi che li frequentano."

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