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La Rsu del Comune di Arezzo di nuovo sul piede di guerra, ecco le richieste all'amministrazione

Sono state tutte sintetizzate in un documento condiviso ed inviato, non solo a tutti i dipendenti di Palazzo Cavallo ma, anche al sindaco Alessandro Ghinelli, alla sua giunta e a tutti componenti del Consiglio Comunale stesso. Così la Rsu FP-CGIL...

Sono state tutte sintetizzate in un documento condiviso ed inviato, non solo a tutti i dipendenti di Palazzo Cavallo ma, anche al sindaco Alessandro Ghinelli, alla sua giunta e a tutti componenti del Consiglio Comunale stesso.

Così la Rsu FP-CGIL, UIL-PL, CSA ha scelto di mettere le carte in piazza e rendere note le motivazioni che hanno portato da prima allo stato di agitazione e poi, soltanto negli ultimi giorni, alla scelta di indire uno sciopero di tutto il personale.

Per tutto il mese di novembre, i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Palazzo Cavallo hanno preso parte a dei tavoli di lavoro dove, insieme all'amministrazione comunale, hanno discusso la riorganizzazione dell'Ente. Tagli, manovre di risparmio, macrostruttura, salario accessorio, divisione delle competenze e attribuzione delle cariche dirigenziali. Tutte questioni ampiamente affrontate durante gli incontri ma che però non hanno trovato un punto di incontro tra le parti.

Di seguito riportiamo il documento diffuso dalle rappresentanze sindacali e riguardante le richieste avanzate durante gli incontri delle scorse settimane, le relative risposte ricevute da parte degli amministratori e le valutazioni espresse proprio dalla Rsu.

A) Riduzione della spesa per funzioni dirigenziali nel 2016 pari ad almeno il 10% rispetto alla situazione preesistente all'elezione della nuova amministrazione. Risposta: nessuna riduzione apprezzabile sulle risorse impiegate, riduzione nominale di tre posizioni dirigenziali;

VALUTAZIONE: Insoddisfacente.

B) Riduzione della spesa per le posizioni organizzative nel 2016, con ulteriori e maggiori riduzioni per gli anni successivi, in considerazione delle costanti riduzioni delle risorse variabili presenti nel fondo per il salario accessorio verificatesi negli ultimi anni, mentre le risorse utilizzate per le posizioni organizzative nello stesso periodo sono rimaste sostanzialmente invariate. Risposta: riduzione modestissima nel numero da 22 a 21; corrispondente riduzione in termini di risorse impegnate (circa 12.500 euro); nessuna riduzione del valore pro-capite delle posizioni. Riepilogando, le 21 P.O. utilizzano il 30% delle risorse variabili presenti nel fondo, mentre agli altri oltre 500 dipendenti rimane solo il restante 70%. In altre parole, il 3,5% del personale utilizza il 30%, al restante 96,5% va il resto. Si veda anche il successivo punto G (leggere attentamente).

VALUTAZIONE: Gravemente insoddisfacente.

C) Destinazione ad incarichi diversi, e non coinvolti in alcun modo con la gestione del personale, delle principali figure protagoniste della stagione degli atti unilaterali e promotrici di interpretazioni e iniziative tese a determinare una situazione di conflittualità permanente sul trattamento spettante al personale dipendente. Risposta: il Segretario comunale andrà in pensione il 31 dicembre 2015, un nuovo Segretario con esperienza sul personale è in via di selezione, il direttore dell'Ufficio del personale potrebbe essere spostato, ma non vi è nessuna certezza che non abbia un ruolo attivo nella determinazione delle politiche sul personale del prossimo futuro (potrebbe rientrare dalla finestra quello che esce dalla porta); delegazione trattante a due: presidente il Segretario comunale (al momento ignoto), altro componente la dottoressa Meloncelli (ad oggi, nessun incontro avuto con questa delegazione).

VALUTAZIONE: Risposte parziali; impossibile escludere problemi futuri.

D) Risoluzione immediata dei contenziosi che riguardano i festivi infrasettimanali e i criteri di assegnazione dell'indennità di turno per il personale socio scolastico delle scuole comunali. Risposta: Costituzione in giudizio con relativa conferma degli orientamenti negativi alla base del contenzioso;

generiche affermazioni su disponibilità a risolvere nel senso auspicato dalle OO.SS. se il dirigente che avrà la responsabilità del personale si renderà disponibile; peccato che alle OO.SS. risulta che tale disponibilità non è stata neppure richiesta. VALUTAZIONE: Gravemente insoddisfacente. E) Ricognizione delle professionalità esistenti per una loro possibile valorizzazione. Risposta: generica disponibilità. VALUTAZIONE: Argomento solo accennato; per adesso prendiamo atto della disponibilità. F) Rinvio alla contrattazione integrativa del tema valutazione della performance, per arrivare a un sistema condiviso che rimedi alle tante falle di quello esistente. Risposta: Disponibilità a aprire un confronto, ferma restando però la salvaguardia della cosiddetta ”meritocrazia”. VALUTAZIONE: Posizioni ancora distanti; necessaria tempestiva contrattazione, altrimenti anche per il prossimo anno restiamo con gli stessi problemi già denunciati. G) Ripristino nel fondo 2015 del livello di risorse variabili presenti in quello del 2014 (€ 328.000 nel 2014, 250.000 nel 2015), anche in considerazione del fatto che il fondo 2015 sarà il riferimento come tetto massimo per gli anni 2016-2017-2018. Risposta: Impossibile cambiare qualcosa con l'assestamento

di bilancio entro il 30 novembre 2015 (notare che l'assestamento alcune variazioni le ha prodotte e altre le produrrà).

VALUTAZIONE: Gravemente negativa, meritevole della più ampia mobilitazione, specie se si fa riferimento anche alla mancata riduzione delle spese per le posizioni organizzative di cui al punto C.

La valutazione complessiva delle risposte avute alle richieste è dunque negativa.

Si chiede un ripensamento che salvaguardi il diritto a un giusto salario accessorio per i dipendenti.

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