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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Coldiretti, la fattoria didattica biglietto da visita della nuova agricoltura

“L’operatore di fattoria didattica è sempre più un fondamentale testimone sociale del cammino rivoluzionario della nuova agricoltura”. Sono parole di Mario Rossi, direttore di Coldiretti Arezzo, in occasione dell’incontro di ieri ad Arezzo con gli...

“L’operatore di fattoria didattica è sempre più un fondamentale testimone sociale del cammino rivoluzionario della nuova agricoltura”. Sono parole di Mario Rossi, direttore di Coldiretti Arezzo, in occasione dell’incontro di ieri ad Arezzo con gli agricoltori titolari di fattoria didattica, riuniti in Coldiretti.

Motivo della riunione, a cui ha preso parte, oltre al direttore, anche Paola Saviotti, responsabile toscana di Terranostra, oltre a quello di una fondamentale programmazione delle attività da portare avanti, anche quello di illustrare alle numerose imprese presenti la situazione del settore, alla luce del ruolo sempre più articolato e propositivo che la rinnovata normativa regionale consegna agli operatori di fattoria didattica.

Ecco quindi che allora diventa centrale, tra gli altri, “l’aspetto della formazione professionale – spiega Paola Saviotti - visto che l’operatore di fattoria didattica deve, da una parte rispondere in pieno alle regole messe in campo dalla legge regionale, e dall’altra deve anche essere colui che racconta, descrive e fa vivere l’evoluzione e l’innovazione dell’agricoltura, e quindi deve spiegare a chi incontra i concetti di filiera corta, di corretta alimentazione, di stagionalità dei prodotti decisivi nella nuova agricoltura”.

“Un ruolo – torna a spiegare allora il direttore Rossi – che però non è più solo legato al pur fondamentale aspetto della multifunzionalità aziendale, ma che porta le imprese sempre più a contatto con i cittadini, soprattutto con i giovani delle scuole, con le famiglie, trasformando la fattoria didattica in un fondamentale biglietto da visita della nuova agricoltura, da spendere anche nel progetto di sana e corretta alimentazione portato avanti da alcuni anni da Coldiretti Arezzo”.

E proprio per quel che riguarda la corretta e sana alimentazione, “da segnalare - insiste Rossi - che il progetto è ripartito con vigore non solo nei sei plessi scolastici in sei comuni della provincia coinvolti lo scorso anno, ma che ora sarà operativo anche una nuova scuola ad Arezzo, una scuola secondaria arrivando a coinvolgere a questo punto oltre 1.800 ragazzi: l’obiettivo è quello di portare l’agricoltura sempre più la nuova agricoltura a scuola, nelle famiglie e quindi al centro della società, costruendo anche una solida rete di collaborazione tra fattorie e scuole, con la promozione e divulgazione delle buone pratiche dell’agricoltura sociale e con percorsi esperenziali pratici per i giovani coinvolti”.

Non va dimenticato infine che, come accade anche per altri aspetti legati alla multifunzionalità, “per le imprese agricole – conclude Rossi - la fattoria didattica non ha solo un valore importante di promozione sociale, ma anche di giusta e necessaria integrazione del reddito, in un momento non certo facile per il settore”.

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